domenica 27 giugno 2010

Commento/racconto di Amaranta




Ed io, in onore del tuo bellissimo commento, lo pubblico come post:

LIBERTA'

Libertà gironzolava nomade, vestita solo della propria bellezza, tra i mondi paralleli e quelli intersecanti. Non aveva problemi, Libertà, nel vivere le proprie giornate, dissetandosi alle sorgenti di FANTASIA e cibandosi delle tenere radici di OUSIA, riempiendosi il palato del succo maturo dei frutti di EIDOS.
Nomade entusiasta, Libertà trovava ospitalità anche nei mondi più oscuri, illuminandone i firmamenti spenti e rischiarando le albe più
opache.
Tra i tanti mondi concreti, e le innumerevole ipotesi di universi da concepire, Libertà amava immensamente quello di BLOGOSPHERE, abitato da intelligenze inquiete, caotiche, in perenne ricerca di quella consapevole essenza che taluni chiamano anima, altri, invece, coscienza.

Così Libertà s'aggirava fiduciosa, vestita solo della sua sfolgorante bellezza, in quel mondo pioneristico ed in vitale subbuglio, popolato da
ferrovieri, insegnanti, operai, impiegati, liberi professionisti, commercianti, disoccupati, annoiati, incazzati, sottomessi, virtuosi, avventurieri, baritoni, biatleti, biochimici, briganti, cartografi, circensi e cistercensi, contralti, controtenori, corsari, cuochi, danzatori, drammaturghi, economisti, egittologi, enigmisti, enologi, etologi, farmacisti, filologi, filosofi, fisiologi, fumettisti, genetisti, ginnasti, giuristi, grecisti, illustratori, illusori, incisori, inventori, micologi, microbiologi, modelli, montatori, motociclisti, paleontologi, pallamanisti, pallavolisti, pentatleti, pirati, presbiteri, rabbini, rapper, skaboarder, skeletonisti, slamballers, snowboarders, studenti, tennisti, zanzarai, zoccolai convinta che quel lussureggiante mondo amazzonico sarebbe stata la futura culla di una umanità nuova e privilegiata.
Così, Libertà, zingara per scelta e per temperamento, s'aggirava disarmata, vestita solo della sua luminosa bellezza, sicura che nessuno, in quel mondo ideale, avrebbe frainteso l'onestà della sua missione.

Fino al giorno in cui, spingendosi verso i confini di UTOPIA, cadde in una trappola di rami e di reti, preparata dai famigerati tagliatori di lingue, che vivevano negli anfratti sotterranei di quella terra di confine.

Sicari e stupratori, assoldati per far rispettare la famigerata LEX REGIA CENSORIA, in vigore sulla TERRA, nel tentativo d'imporla anche su BLOGOSPHERE.

Libertà fu così catturata, dileggiata, stuprata, e mozzata la lingua.
Ma le fu risparmaiata la vita, affinchè tutti potessero vederla umiliata e sconfitta.
Ma lei, benchè muta e ferita, non coprì le cicatrici dello stupro.
Non rivestì con nessun mantello il suo nudo corpo martoriato ma, di quella violenza e di quella mutilazione, ne fece bandiera e monito, affinchè le genti di tutti i mondi paralleli ed intersecanti stessero all'erta perchè nessuna culla mai nasce privilegiata.

Bellissimo post, Lorenzo

Ti dedico questo racconto che dalla sua entusiastica lettura è scaturito.

Un bacio Marilena

1 commento:

Amaranta ha detto...

Grazie Lorenzo, di questa dedica e di questo spazio.
Mi spiace, però, che il tuo bellissimo post sia scivolato sotto......
Un bacio
Marilena
P.S. - Un bacio anche ad Eli

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