
Mi sembra che siamo ancora tutti abbastanza TALEBANI, anche se le donne non vanno in giro col burqa , non hanno ancora liberato la loro anima a causa del pregiudizio maschile.
Quando sento dire (spesso pontificare) da alcuni pseudo-politici o tuttologi dell'ultima ora, con molta superficialità, che bisogna liberare le donne mediorientali dal velo o burqa, mi domando sempre se coloro che lo chiedono sanno quali macchine antropologiche e psicologiche, per non parlare delle macchine che governano quell'ordine sociale, occorra terremotare.
E' ovvio che siamo (noi occidentali) tutti daccordo affinchè ci sia una emancipazione, ma è lo sbraitare di noi occidentali, il parlare senza ragionare, il parlare " della casa degli altri" come fosse la nostra che mi infastidice. Non basta dire "DEMOCRAZIA" e pretendere di esportarla (vedi Iraq!), se a una cultura non si lascia il tempo necessario alla sua evoluzione, soprattutto in tema di emancipazione femminile e sessuale che, di tutte le rivoluzioni, è la più decisiva, quella che più incide nelle trasformazioni sociali. A nessuno è venuto mai in mente che proprio il nostro ' 68 è stato accompagnato dai movimenti femministi? E cosa parlavano i movimenti femministi? forse della condizione operaia o studentesca? NO , si chiedeva libertà sessuale, emancipazione della condizione femminile.
Solo la miopia e la superficialità dei benpensanti di oggi , della cultura americana , possono ignorare queste cose...........e noi al seguito.
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