I produttori italiani di armi stanno guadagnando terreno nella classifica come fonte di sistemi di difesa per la Turchia, principalmente attraverso elicotteri e satelliti. Gli Stati Uniti detengono ancora il primo posto ma le aziende stanno incontrando difficoltà nell'aggiudicarsi contratti turchi a causa della problematica dei regolamenti americani.
Gli Stati Uniti rimangono il più grande fornitore di armi alla Turchia principalmente attraverso la vendita alle forze aeree, ma l'Italia sta diventando un destinatario in aumento delle offerte commerciali della difesa di Ankara. Le aziende italiane hanno ottenuto due importanti contratti negli ultimi anni e sono ora in lizza per un terzo. Osservatori e funzionari citano i complicati e severi regolamenti americani come la principale ragione per le difficolta' che le aziende belliche americane hanno nel garantire le offerte commerciali internazionali di armi.
In particolare le leggi sull'export restrittive e il problema del trasferimento di tecnologie impediscono alla Turchia la possibilita' di concludere affari con le compagnie americane. Il consorzio dominato dall'italiana Agusta Westland, una joint venture tra l'italiana Agusta e la britannica Westland, ha sottoscritto un contratto multi miliardario con la Turchia lo scorso anno per la produzione congiunta di almeno 50 elicotteri di attacco.
AgustaWestland è anche in competizione con la Sikorsky Aircraft, con sede negli Stati Uniti, per la cooproduzione di oltre 100 elicotteri militari e civili del valore di più di 1 miliardo di dollari per la Turchia, e la maggior parte degli analisti suggeriscono che il gruppo a conduzione italiana ha una opportunità abbastanza buona per assicurarsi il contratto. L'italia e la Gran Bretagna hanno relazioni politiche vicine alla Turchia e sostengono l'eventuale adesione della Turchia all'Unione Europea.
In un altro esempio, l'italiana Telespazio partner della francese Aerospatiale, ha vinto quest'anno un contratto da 200 milioni di dollari per la costruzione del primo satellite militare turco. L'azienda sta seguendo anche i programmi futuri turchi per un nuovo satellite a uso militare e civile.
Gli Stati Uniti incontrano difficoltà
Gli Stati Uniti continuano ancora ad essere il maggiore fornitore della difesa della Turchia, ma questo è soprattutto a causa dell'essere una grande potenza in corso e i maggiori contratti
singoli correlati alle forze aeree provenienti con il Pentagono.
D'altronde, le aziende degli Stati Uniti non sono riusciti a vincere nessun grande contratto commerciale turco, negli ultimi anni che coinvolgono le offerte provenienti da paesi diversi. Le vendite commerciali sono offerte in cui le imprese competono direttamente l'una contro le altre.
Nell'offerta turca in corso per l'acquisto di un sistema missilistico di difesa dell'importo di più di un milione di dollari, le aziende americane Lockheed Martin e Raytheon hanno delle buone opportunità di vincere sulle concorrenti cinesi e russe, ma questa non è una vendita commerciale. Invece la Turchia sta tenendo colloqui simultanei governo a governo con i tre paesi.
I caccia dell' aeronautica militare della Turchia sono quasi esclusivamente di origine degli Stati Uniti. La Turchia comprerà presto 30 caccia F 16 aggiuntivi dalla Lockheed Martin e ha in progetto per il prossimo decennio di acquistare 100 F-35 caccia rapidi per un importo di 11 miliardi di dollari da un gruppo internazionale guidato dalla Lockheed Martin.Tutte queste offerte esistono per effetto del sistema di vendita del regime militare estero americano.
L'ultima volta che le compagnie americane avevano vinto un grande contratto multiplo è stato nel 2002, quando la Boeing aveva sottoscritto un accordo di 1,6 miliardi di dollari per quattro aerei di rapido avvertimento e controllo. Questo programma ora è in ritardo da più di due anni.
L'americana Bell Helicopter Textron Inc. aveva vinto una gara multimiliardaria turca per gli elicotteri di attacco nel 2000, offrendo il loro modello AH-1Z. Ma a causa delle costanti dispute sui costi e il trasferimento di tecnologie il contratto non era mai stato firmato e l'ufficio turco per le commesse aveva cancellato questo programma nel 2005. In una nuova offerta il contratto è infine andato alla AgustaWestland che aveva offerto la sua versione turca dell'A129.
La Bell elicotteri e la Boeing avevano boicottato quest'ultima gara per elicotteri di attacco, lamentandosi che la richiesta turca per specifiche tecniche era in contraddizione con le leggi e i regolamenti americani sull'esportazione. I funzionari per appalti turchi da parte loro, avevavo dichiarato che le società degli Stati Uniti, a differenza dei loro rivali europei, erano stati inflessibili nei negoziati. Il grande ritratto suggerisce che nonostante gli Stati Uniti continuino a prendere con la rete le gare con la Turchia, le aziende non possono vincere individualmente le competizioni turche che coinvolgono concorrenti multipli.
Gli analisti sostengono che nelle offerte commerciali, le imprese statunitensi sono vincolate da leggi e regolamenti sull'esportazione degli Stati Uniti su questioni come il trasferimento di tecnologie e il diritto alla vendita di paesi terzi. I produttori italiani offrono condizioni molto più interessanti su questi punti.
Lorenzo
Gli Stati Uniti rimangono il più grande fornitore di armi alla Turchia principalmente attraverso la vendita alle forze aeree, ma l'Italia sta diventando un destinatario in aumento delle offerte commerciali della difesa di Ankara. Le aziende italiane hanno ottenuto due importanti contratti negli ultimi anni e sono ora in lizza per un terzo. Osservatori e funzionari citano i complicati e severi regolamenti americani come la principale ragione per le difficolta' che le aziende belliche americane hanno nel garantire le offerte commerciali internazionali di armi.
In particolare le leggi sull'export restrittive e il problema del trasferimento di tecnologie impediscono alla Turchia la possibilita' di concludere affari con le compagnie americane. Il consorzio dominato dall'italiana Agusta Westland, una joint venture tra l'italiana Agusta e la britannica Westland, ha sottoscritto un contratto multi miliardario con la Turchia lo scorso anno per la produzione congiunta di almeno 50 elicotteri di attacco.
AgustaWestland è anche in competizione con la Sikorsky Aircraft, con sede negli Stati Uniti, per la cooproduzione di oltre 100 elicotteri militari e civili del valore di più di 1 miliardo di dollari per la Turchia, e la maggior parte degli analisti suggeriscono che il gruppo a conduzione italiana ha una opportunità abbastanza buona per assicurarsi il contratto. L'italia e la Gran Bretagna hanno relazioni politiche vicine alla Turchia e sostengono l'eventuale adesione della Turchia all'Unione Europea.
In un altro esempio, l'italiana Telespazio partner della francese Aerospatiale, ha vinto quest'anno un contratto da 200 milioni di dollari per la costruzione del primo satellite militare turco. L'azienda sta seguendo anche i programmi futuri turchi per un nuovo satellite a uso militare e civile.
Gli Stati Uniti incontrano difficoltà
Gli Stati Uniti continuano ancora ad essere il maggiore fornitore della difesa della Turchia, ma questo è soprattutto a causa dell'essere una grande potenza in corso e i maggiori contratti
singoli correlati alle forze aeree provenienti con il Pentagono.
D'altronde, le aziende degli Stati Uniti non sono riusciti a vincere nessun grande contratto commerciale turco, negli ultimi anni che coinvolgono le offerte provenienti da paesi diversi. Le vendite commerciali sono offerte in cui le imprese competono direttamente l'una contro le altre.
Nell'offerta turca in corso per l'acquisto di un sistema missilistico di difesa dell'importo di più di un milione di dollari, le aziende americane Lockheed Martin e Raytheon hanno delle buone opportunità di vincere sulle concorrenti cinesi e russe, ma questa non è una vendita commerciale. Invece la Turchia sta tenendo colloqui simultanei governo a governo con i tre paesi.
I caccia dell' aeronautica militare della Turchia sono quasi esclusivamente di origine degli Stati Uniti. La Turchia comprerà presto 30 caccia F 16 aggiuntivi dalla Lockheed Martin e ha in progetto per il prossimo decennio di acquistare 100 F-35 caccia rapidi per un importo di 11 miliardi di dollari da un gruppo internazionale guidato dalla Lockheed Martin.Tutte queste offerte esistono per effetto del sistema di vendita del regime militare estero americano.
L'ultima volta che le compagnie americane avevano vinto un grande contratto multiplo è stato nel 2002, quando la Boeing aveva sottoscritto un accordo di 1,6 miliardi di dollari per quattro aerei di rapido avvertimento e controllo. Questo programma ora è in ritardo da più di due anni.
L'americana Bell Helicopter Textron Inc. aveva vinto una gara multimiliardaria turca per gli elicotteri di attacco nel 2000, offrendo il loro modello AH-1Z. Ma a causa delle costanti dispute sui costi e il trasferimento di tecnologie il contratto non era mai stato firmato e l'ufficio turco per le commesse aveva cancellato questo programma nel 2005. In una nuova offerta il contratto è infine andato alla AgustaWestland che aveva offerto la sua versione turca dell'A129.
La Bell elicotteri e la Boeing avevano boicottato quest'ultima gara per elicotteri di attacco, lamentandosi che la richiesta turca per specifiche tecniche era in contraddizione con le leggi e i regolamenti americani sull'esportazione. I funzionari per appalti turchi da parte loro, avevavo dichiarato che le società degli Stati Uniti, a differenza dei loro rivali europei, erano stati inflessibili nei negoziati. Il grande ritratto suggerisce che nonostante gli Stati Uniti continuino a prendere con la rete le gare con la Turchia, le aziende non possono vincere individualmente le competizioni turche che coinvolgono concorrenti multipli.
Gli analisti sostengono che nelle offerte commerciali, le imprese statunitensi sono vincolate da leggi e regolamenti sull'esportazione degli Stati Uniti su questioni come il trasferimento di tecnologie e il diritto alla vendita di paesi terzi. I produttori italiani offrono condizioni molto più interessanti su questi punti.
Lorenzo
fonte
2 commenti:
Bene vedo che sei tornato, e più agguerrito che mai ( è il caso di dirlo visto il tema del post ). Interessante la tua ricerca informativa, sui questioni sempre spinose, e purtroppo sempre attuali. Un caro saluto.
Grazie Fel.E' un articolo che ho letto in un blog ( è citata la fonte) e l'ho trovato molto interessante. Purtroppo è un argomento che non si tocca mai eppure siamo tra i paesi al mondo che esportano più armi. Forse è più facile che fare ricerca scientifica e i guadagni sono assicurati.
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