sabato 12 giugno 2010
Chi parla ancora della notte?
In questo bailame informatico-informante-deformante tutti parliamo del giorno, della luce, di ciò che è "visibile".
Ognuno ci mette poi le proprie opinioni, impressioni, sensazioni, informazioni aggiuntive.
La televisione ne è l'esempio più lampante. Tutto è fatto di luce, di immagini meravigliose, accativanti. Si ha la sensazione di vivere in un mondo luminoso fino al punto di crederlo vero e molti ci si tuffano in questa vita onirica, con il risultato che quando ci si parla sembra un dialogo fra extraterrestri.
Ma dialogo , nella accezione greca del termine, significa confronto verbale fra due o più persone, mezzo utile per esprimere idee.
Quello che capita da qualche anno è che il dialogo è solo una ricerca di conferma in ciò che si crede, credenza trasmessaci da chi televisione la fa, un modo per giudicare chi queste idee le ha recepite oppure no.
Chi non lo recepisce è fuori dai giochi.
In questi pseudodialoghi si parla solo del giorno. ma la notte?
Eppure la notte è l'altra faccia della medaglia, ciò che è in ombra, non immediatamente visibile, da ricercarsi con fatica.
Pure la religione si è fatta evento diurno. Parla dei problemi della società, contraccezione, divorzio, ecc.., tutti argomenti che chiunque ne può parlare. Essa ha ormai abbandonato il mistero della morte, il mistero della vita, la ricerca tramite il soprannaturale, indagare le zone d'ombra dell'animo umano.
L'evento notturno, questo sacro indagare, è lasciato al singolo, nel buio della propria solitudine.
Siamo ora molto lontani dalla filosofia degli anni '70 di Deleuze e Foucault, questi archeologi del sapere che indagavano la notte facendola emergere dalla propria oscurità.
Allora si parlava di ospedali, scuole, carceri, organizzazioni sociali, sessualità, facendole emergere in tutta la loro utilità sociale partendo dal senso dell'essere, dal lato oscuro dell'uomo e della società.
Tralasciando ormai questo aspetto dell'uomo, inteso come umanità, abbiamo spezzato, o dimenticato, la traccia di quei legami affettivi e comunitari che la nostra cultura dell'individualismo ha spezzato, sottraendo ai singoli quell'unica difesa di cui gli uomini dispongono per arginare il terrore della solitudine e della irreperibilità, una traccia che permetteva di guardare la notte.
Riguardo al sesso, ad esempio, la luce del giorno ce la fa vedere solo come un atto prettamente animale tramite il desiderio dell'immagine. Niente pensiero, solo gesto.
Foucault, indagando la notte, invece diceva :
" Dobbiamo capire che con i nostri desideri, attraverso i nostri desideri, si creano nuove forme di relazione, nuove forme d’amore, nuove forme di creazione. Il sesso non è una fatalità; è possibilità di una vita creativa ".
Un esempio di chi parla della notte:
Lorenzo
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9 commenti:
Stai superando Te stesso con queste Tue riflessioni, potresti cominciare a scriverci un libro, e non lo dico tanto per.. ne sono convintissima. Hai la capacità di esprimere in modo semplice concetti per molti incomprensibili, degno di uno scrittore che arriva a tutti facendoli appassionare. Non è un complimento ma realtà dei fatti, pensaci, al Tuo posto lo farei.
Hai toccato punti che inducono a molti argomenti, mi soffermo solo nell'esprimerTi un pensiero che ho da sempre, perchè atea per convinzione e non per decisione :
la religione è l'ammiraglia che imbarca ogni cosa, persino Cristo vi è salito forzatamente contro il Suo volere. Qui torno a dire ciò che Ti dissi già una volta : la filosofia greca non ha nulla a che spartire con la filosofia religiosa, i filosofi-teologi non mi hanno mai incantata, come donna in primis.
Galimberti è superbo.
La notte? Ne parlano solo in pochi, i pochi illuministi.
Complimenti Lorenzo, gran bel post.
Grazie Doriana dei complimenti, veramente belli.
Tutta la classe politica ormai parla in modo semplicemente stipido:)) Non si fanno ragionamenti che vadano più in la del giorno dopo.
Forse aveva ragione Platone, la classe politica deve essere fatta da filosofi:)))
Ciao, un bacio
Lorenzo
Wow Francesca, ma questa è adulazione!!! Forse sai già che diventerò famoso dopo il mio primo libro? :DDDDDDDD
Grazie del complimento ma non credo che ne abbia la voglia e il tempo. Poi non ho le conoscenze, dovrei essere alemno laureato in filosofia.
Tocchi un punto molto importante, se la religione è nata dalla grecicità. Forse si, nel senso che sono stati acquisiti dai romani tutti gli dei greci. Ma il senso religioso era diverso. Gli dei erano una sorta di protettori e non di creatori. Il cristianesimo e l'ebraismo invece davano questo potere a Dio. La religione nostra attuale, come giustamente dici tu, ha poi creato questa megazattera dove ci ha messo di tutto, ma con il fine del controllo dell'uomo e del potere.
E' vero, della notte ne parlano in pochi e sempre con più fatica. Meglio lasciare che le cose vadano per conto loro. Non lo diceva anche un certo Andreotti?:)))))
Grazie dei vostri commenti
Si, lo so che non lo è, è poi mai diventerò famoso:))))))
Però adesso che ci penso un Logos da Alessandria ci manca proprio nell'elenco dei filosofi:DDD
Chissà....
Comunqe ancora grazie per questo bellissimo complimento
Lorenzo
Grazie Doriana!!!! WOW
Ma siete tutti li in attesa del mio futuro libro:)))
Va beh, ci penserò, inizierò a scrivere la prefazione partendo partendo dai vostri commenti!:DDDDD
Grazie ancora
Lorenzo
Ecco un incipit per la prefazione:
" La notte, questa meravigliosa creatura misteriosa, amante di chiunque senza conoscerne neppure il nome, oggetto di passioni avvolge le coppie in un abbraccio sontuoso e caldo. Mistero dell'oscurita in attesa che la luce ritorni"
Doriana
Ciao Doriana!!!
Innanzitutto grazie degli auguri di compleanno, apprezzo tantissimo il tuo post, davvero carino e originale.
Ma dai, mi fai sorridere...è carino come incipit di un futuro libro. Magari chissà.....:))))
Comunque mi hai capito al volo, in effetti un pò vuoto lo è, ma è una storia lunga......
Grazie ancora
Lorenzo
In ritardo...ma auguri!
E' una poesia bellissima, grazie davvero Doriana. Sei riuscita a trovare una poesia in cui c'è tutto il mio stato d'animo e il mio carattere. Mi ha dato davvero forza.
Grazie
Lorenzo
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