sabato 26 giugno 2010

Sulla vignetta delle bare di Forattini




Non so più come scriverlo il tracollo dell'etica in Italia, ma mi limito a pubblicarne solo delle testimonianze.
Questa è un'altra da parte di un " umorista " molto famoso e ben pagato per farci ridere e, possibilmente pensare. A me fa solo rabbia e molta pena.
Come è possibile scherzare con delle bare e una bandiera italiana anche se in un campo di calcio?
Forse lei, signor scribacchino non lo sa, ma qui in Italia si muore davvero, per lavoro, per malattia, per fare il proprio dovere o semplicemente mentre si è passeggeri su un aereo sopra l'isola di Ustica di cui in questi giorni si parla nuovamente.
Chi è umorista dovrebbe far pensare, far riflettere sorridendo, ironizzando sopratutto sui mali o sulle virtù della società.
Lei invece umilia, e umilia anche i giocatori della nazionale che tutto avranno pensato ma mai essere accolti con scarabocchi delle loro bare.
C'è un'altra cosa che deve sapere, è possibile, ma spero di no, che di bare vere ne arrivino ma con dentro dei soldati italiani all'estero e allora quella bandiera sarà davvero a mezzasta, ma non per ridere ma per riflettere su tante cose e ognuno con le proprie idee.
In ogni caso, la prego, abbia rispetto per i morti veri.

Lorenzo

8 commenti:

Anonymous ha detto...

immagino lo sdegno se fosse stata pubblicata da repubblica

logos nella nebbia ha detto...

Non credo che Repubblica non pubblichi simili cose. Se lo avesse fatto la criticherei allo stesso modo. In ogni caso non ho criticato il giornale che l'ha pubblicata come puoi ben vedere.

Doriana ha detto...

Una bella lezione di stile Lorenzo questo tuo post, molto bello e sentito e anche giusto.
C'è una linea di confine che non va mai superata, è il rispetto per la persona nella sua essenza, nel suo essere degno di esistere ( wow divento filosofa pure io!).
Ci vedo cattiveria in questi disegni e in quelli di Forattini in generale e molta meschinità.
Ha ragione l'anonimo, pensa se la stessa vignetta fosse stata fatta da Vauro e pubblicata su Repubblica che pandemonio ci sarebbe stato.
Una cosa non capisco nella tua risposta, perchè la doppia negazione?

Felinità ha detto...

Caro Lorenzo il messaggio era di undici cadaveri ombra di se stessi in campo, ma è stato inviato con uno stile che ricorda troppo le bare non di 11 zombie ma di militari tornati da una strage con la bandiera ammainata. La vignetta non mi è piaciuta, ma la satira è sempre eccessiva per colpire, e Forattini ha spesso espresso cose geniali insieme a cadute di gusto, anche quando era a Repubblica,scatenando discussioni a non finire.
Buona Domenica filosofo intrigato da elucubrazioni esistenziali e tentazioni mangiesche - esistenzialissime pure loro - miao

logos nella nebbia ha detto...

Ciao Doriana, grazie del commento. Ho solo voluto mettere in evidenza la caduta di stile e l'assenza di principi in quel disegno. Una sorta di nichilismo dell'intelligenza. E mi spiace perchè la satira deve avere invece quella forza per far pensare andando si contro le regole ma sempre nel rispetto delle persone, quando queste persone sono reali.

Joe Black ha detto...

Da questo punto di vista concordo anke con te Lori. Ma.....io concordo sempre?
Voglio ank'io glia amretti e il moscato.
Bacino. Bacetto. Bacionissimo

logos nella nebbia ha detto...

Ti spedirò un camion pieno di amaretti, bottiglie di moscato e torte di Marenco provenienti dalla pasticceria Zoccola.
Sentendo quel nome i mici del blog della biblioteca farannop a gara per guidarlo. Clarabella davanti a tutto il corteo che canta la bella gigugin in piedi su due zampe per mantenersi in forma.
Io ogni tanto assaggio un pezzetoo perchè non si sa mai..potrebbe andare a male qualcosa :DDD
Me lo vedo l'arrivo davanti a casa tua, una sorta di scambio di doni di prodotti regionali, anduja e mustaccioli in cambio di amaretti e moscato. E che Bossi vada a farsi fottere! hahahhaahhahahahahha
Bacione che sa di Cirò e Anduja

Anonymous ha detto...

purtroppo la satira non è di casa in italia. la sua ragion d'essere è proprio nello scovare le note dolenti e nel metterle in risalto. spesso serve a far riflettere, non a caso è un potente strumento di critica del potere. in questo caso mi sembra una buona critica alla venerazione dei calciatori e alla retorica nazionale della santificazione dei militari.

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