lunedì 16 novembre 2009
Al nostro attuale Presidente della Repubblica
Signor Presidente, con tutto il rispetto e la stima che ho per lei vorrei segnalarle come si parla agli italiani.
Poi nei vostri salotti usate il linguaggio che volete, forbito e a volte non sincero. Nei vostri club parlatevi per non ascoltarvi, guardatevi per non vedervi, rimangono affari vostri.
Ma a noi italiani no signor presidente, non ce lo meritiamo.
Lo sa che c'è ancora gente in Abruzzo che sogna una finestra?
Lo sa che ci sono bambini che non hanno più la loro stanzetta?
Significa molto per loro, più di quello che lei immagini.
Eppure voi usate un linguaggio incomprensibile, ma non perchè siamo ignoranti, ma perchè le azioni che seguono alle vostre parole sono di tuttaltra pasta.
Bastano poche parole signor Presidente, poche ma buone come dicono dalle mie parti.
Dedichi un minuto solo ad ascoltare questo presidente, non soltanto le parole, ma la forza e la convinzione con cui le dice.
Sono sicuro che lei capirà.
Lorenzo
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4 commenti:
Mi emoziona anche solo vederlo pensa se lo ascolto Un grande Uomo
ma dove sono finiti i Pertini? ce ne saranno ancora in giro o no?
concordo davvero. il linguaggio forbito, le frasi fatte e accomodanti sono una triste costante della politica quotidiana, a partire dai piano alti. manca il contatto con la gente, la condivisione di un linguaggio comune.
Bella lettera Lorenzo,
ma permettimi di dirTi che hai messo a confronto re Riccardo detto Cuor di Leone (alias Sandro Pertini), e re Tentenna (alias Giorgio Napolitano).. incompatibili, dubito che il secondo potrà mai capire il linguaggio del primo.
Caro Pertini ci manchi tanto!
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