"L’Immaginazione dunque la considero o come primaria, o come secondaria. L’Immaginazione primaria la ritengo la vitale capacità e l’agente primo di ogni umana percezione, e una ripetizione nella mente finita dell’eterno atto di creazione nell’infinito Io sono. Quella secondaria la considero un’eco della prima, coesistente con la volontà consapevole, e tuttavia ancora identica alla primaria nella natura della sua azione; differente solo nel grado e nella modalità della sua operazione. Essa dissolve, diffonde, dissipa, allo scopo di ri-creare; e, quando questo processo è impossibile, lotta, quale che sia l’esito, per idealizzare e unificare. La sua essenza è vitale, proprio come tutti gli oggetti (in quanto oggetti) sono per loro essenza fermi e morti"
Coleridge
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