mercoledì 3 settembre 2008

A Roger Keith Barret

Esiste una band che si chiama Pink Floyd.

I primi contatti con la musica rock li ho avuti ascondando loro. Avevo 12 anni.

E' stato per me immergermi in un mondo nuovo, non solo ascoltavo i loro pezzi(li chiamavamo così, pezzi, non canzoni)ma sentivo dentro che qualche cosa mi stava cambiando.

Mi sono sempre affrettato a tradurre i loro testi,in qualsiasi modo, avevo fretta di capirli.

Non c'era già più Syd Barret,ma negli album immediatamente successivi si sentiva la sua presenza.

Intelligentemente nessun componente ha fatto pesare la sua mancanza,semplicemente i Pink continuavano a suonare.

Mi immergevo in quelle sonorità e la mia fantasia andava per conto proprio. Un mio hobby,la fotografia,è nata proprio fantasticando sui loro pezzi.

Syd era 30 anni avanti ai sui coetanei di altri gruppi rock. Ci sono artisti e filosofi che anticipano i tempi, vedono avanti, hanno una visione moderna e aperta del tempo, e,il più delle volte non sono capiti.

I più non se ne curano,Picasso era uno di loro, molto all'avanguiardia, mai capito fino in fondo,i critici che facevano finta di capirlo,ma lui non se ne curava. Di altri esempi ce ne sono a migliaia,in qualsiasi campo artistico o scientifico.

Syd lo capiva invece,sapeva di essere talmente avanti che si sentiva fuori posto.

La gente lo applaudiva, ma non lo capiva, ballava, sballava ma non lo capiva.

Syd sentiva la gente ai concerti, io questo l'ho intuito, non chiedetemi il perchè, lo sento e basta, forse anche perchè ho sempre letto attentamente tutti i testi e specialmente The Wall.

Syd è impazzito per questo, si era isolato,qualche tempo fa è morto.

Le sue erano filastrocche, quale mezzo migliore per comunicare con i bambini per fargli capire le cose.

Nessuno lo ha mai capito, nessuno lo ha mai ascoltato,solo imitato, senza riuscirci ovviamente.


"All alone, or in twos
The ones who really love you
Walk up and down outside the wall
Some hand in hand Some gathering together in bands
The bleeding hearts and the artists
Make their stand
And when they've given you their all
Some stagger and fall after all it's not easy banging your heart against some mad buggers
Wall "


1 commento:

alberto ha detto...

Fantastico..
Mi hai emozionato, sono capitato per caso ed ho letto con piacere ciò che hai scritto.
Io mentre disegno ascolto spesso
"the Wall" e " THE DARK SIDE OF THE MOON" Si vede ? (comunque Erano avanti cent'anni)
Un abbraccio

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