domenica 18 ottobre 2009

Iniziamo da qui a non violare le regole

Scuola e università delle ultime generazioni hanno segnato uno scadimento di cultura generale, di insegnamento del pensare da se stessi.
Facciamo subito un distinguo, quando parlo di scuola mi riferisco alle istituzioni, partendo dal ministro della pubblica istruzione per arrivare ai vari dirigenti locali.
Gli insegnanti sono stati invece quelli che hanno permesso alla scuola di sopravvivere, vituperati a destra e a manca continuano, isolati, a portare avanti la loro missione, perchè di missione si tratta, far crescere intellettualmente i nostri figli e di questo io li ringrazierò per sempre.
Ma non ringrazio i responsabili di questa istituzione, che si fanno belli grazie al lavoro di pochi e mal pagati.
Nella scuola vige l'anormalità, il normale è diventato anormale. Normale è il genitore che sbraita come al mercato, che vuole fare causa perchè gli hanno sequestrato il cellulare al figlio, che giustifica le mascalzonate come allagare la scuola.
Normale viene da norma, le norme vengono violate, i concorsi pubblici sono una sentina di corruzione o di conflitto di interessi su scala parentale, amicale, politico partitica, personaggi che gestiscono il malaffare non hanno nemmeno più il pudore di nascondersi, anzi, sono loro che determinano le regole del gioco.
Il marchio berlusconiano è ormai una bandiera affissa in ogni scuola, egoismo, individualismo sfrenato, spregio verso chi lavora, personalizzazione delle regole.
Sarebe ora che inizino a svegliarsi i presidi, che sentano la scuola che dirigono come la loro e inizino a difendere chi veramente lavora per il bene di tutti, fissando regole e sanzioni........ovviamente da far rispettare.

Lorenzo

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