lunedì 5 ottobre 2009

Intervista a Massimo Donadi



Pubblico dal blog dell'onorevole M.Donadi l'intervista da lui rilasciata al giornale Il Piccolo.
Il mio avvicinamento a questo partito è iniziato proprio leggendo il suo blog.
Io lo trovo molto in sintonia con le mie idee politiche e lo ritengo uno dei politici migliori che abbiamo attualmente nel panorama italiano.

Pubblico una mia intervista apparsa ieri sul quotidiano “Il Piccolo”. Vorrei conoscere la vostra opinione in merito.

Berlusconi è un uomo sempre più solo. La sua maggioranza è una nave che comincia ad affondare con i topi che fuggono.

Il Pdl è pronto, secondo il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, a «organizzare una grande manifestazione contro l’attacco a Silvio Berlusconi» citando anche la sentenza sul lodo Mondadori…

È uno dei tanti esempi della cultura anti-legalitaria del centrodestra per cui le sentenze della magistratura sono un esproprio.

Potrebbe avere successo?

Credo sia una manifestazione che sta soltanto nella testa di Cicchitto.

“Firmare lo scudo fiscale è stato un atto vile”. Ha condiviso l’attacco frontale di sabato al Quirinale di Antonio Di Pietro?

Il Presidente della Repubblica avrebbe potuto rinviare alle Camere questo provvedimento. Come gesto politico. Detto questo, personalmente, mantengo inalterata la mia stima nell’operato di Giorgio Napolitano

“Questa porcata non andava promulgata” scrive sul blog Di Pietro. L’impressione è che usiate un linguaggio leghista per avere le prime pagine dei giornali?

Io rispondo del mio linguaggio. Personalmente non credo che il Paese abbia bisogno di stimoli ulteriori.

Il deputato dell’Idv Francesco Barbato è arrivato alla Camera ad accusare il premier di essere “mafioso”…

Si è trattato di un’intenzione condivisibile espressa in un modo sbagliato. Il punto è che questo governo ha approvato una legge che è un regalo colossale alle mafie e ai criminali in generale.

Il segretario in pectore del Pd Pierluigi Bersani ha dichiarato che gli attacchi al Quirinale “sono il miglior regalo che si possa fare a Berlusconi”.

Il miglior regalo è non andare in aula. Se l’opposizione fosse stata compattamente presente alla Camera - l’Idv lo era - lo scudo fiscale non sarebbe passato.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricevuto i suoi complimenti. Un caso?

Si è dimostrato un vero galantuomo. In un contesto come questo e in un momento difficile ha avuto il coraggio di rifiutare un privilegio vergognoso come il lodo Alfano. Dimostra di avere la coscienza a posto.

“La libertà di informazione è sotto stretta vigilanza” ha dichiarato a margine della manifestazione di sabato in Piazza del Popolo…

C’è un governo che controlla cinque televisioni su sei e sta cercando di far scomparire dalla televisione pubblica le notizie. Si può dire solo quello che fa comodo al governo, chi racconta notizie scomode deve chiudere e chi come Idv fa un’opposizione scomoda scompare dai telegiornali. Noi non accettiamo che l’Italia sia 70esima nel mondo per libertà di informazione, perché la libertà di informazione è il cuore della democrazia.

Il ministro Renato Brunetta, suo concittadino, ha proposto che all’inizio di tutti i programmi della Rai insieme al nome dei giornalisti venga reso noto anche l’ammontare del loro stipendio. Condivide questa «operazione trasparenza»?

Brunetta ormai è un esperto di iniziative strampalate. Sono spesso solo trovate demagogiche per guadagnare il titolo di un giornale.

Beppe Grillo, presentando ieri il suo “Movimento a 5 stelle”, ha dichiarato che “Di Pietro va difeso. È un monumento per quello che fa”?

Ringrazio, ovviamente, Beppe Grillo per gli apprezzamenti. Detto questo, l’Italia dei valori e Beppe Grillo hanno progetti molto diversi. L’Idv nasce come forza di governo, Grillo intende portare avanti le istanze dei cittadini.

(N.B. Questa mia risposta è stata trascritta in modo davvero molto improprio. Ci mancherebbe altro che un partito non porti avanti le istanze dei cittadini!!!! Al giornalista, ho detto che il movimento di Grillo, non accettando alleanze, ha scelto di dare soltanto voce al malessere dei cittadini. L’Italia dei Valori, invece, cerca di trasformare queste istanze in proposta alternativa di governo. Due scelte legittime ma, per l’appunto, diverse).

All’iniziativa di Grillo c’era anche il vostro europarlamentare Luigi de Magistris che ha parlato di «un dialogo aperto» con il comico genovese «per un’azione comune». Sono possibili alleanze alle prossime regionali?

L’Idv alle regionali punta a un’alleanza con il centrosinistra. Se in qualche regione si aggiungeranno anche le liste di Grillo, saranno benvenute…

Certa stampa parla anche di venti di scissione nell’Italia dei valori a causa della difficile convivenza tra il fondatore Antonio di Pietro e l’ultimo arrivato Luigi de Magistris…

È una cosa che ci fa sorridere. Non esistono due partiti. L’Italia dei valori ha un leader indiscusso come Di Pietro. De Magistris ha cominciato a fare politica pochi mesi fa. Sta muovendo i primi passi.


da “il Piccolo” di Fabio Dorigo Trieste

4 commenti:

Francy274 ha detto...

Inutile negarlo, che qualcuno in questo partito usi toni forti è indiscutibile, ma una cosa è certa, sono tutti dei combattenti e stanchi di vedere la Nazione in mano ai delinquenti.
Sono dipietrista da quando il leader dell'IDV si è tolto la toga, l'ho seguito fin da subito nell'arena dei leoni. A me il ramoscello d'ulivo non è mai piaciuto, ancor meno quando da ramoscello è diventato scudo crociato.
E' impossibile vestire panni che non sono della nostra taglia, se il sarto cambia, si cambia il sarto, e gli ideali sono l'abito più elegante che si possa indossare, nessuno può permettersi di fare tagli sbilenchi e poi dirmi che mi calza a pennello...lo specchio (la coscienza) non dice bugie !

logos nella nebbia ha detto...

Concordo Francesca, la combattività fa parte dell'attività politica. Infatti ero stufo di indossare panni di un sarto che non mi piaceva più. Anche se continuo dirlo con rammarico.

Francy274 ha detto...

A chi lo dici? Darei non so cosa per rileggere quella sigla PCI..Ormai siamo allo sbando e le nostre remore non servono più a nulla, io un'altra via d'uscita non la vedo oltre all'IDV, e per quanto resisterà non lo so davvero. A breve l'Italia diventerà una Repubblica Presidenziale con un Presidente a vita, come la Russia di Putin e la Libia di Gheddafi, oggi avremo l'esito del lodo Alfano, ma varrà a ben poco respingerlo, hanno già pronte leggi che dovranno solo essere approvate dalla maggioranza e con l'assenteismo del PD, che varranno quanto il lodo Alfano. Hanno già tratto di dadi alla faccia nostra!

logos nella nebbia ha detto...

Concordo Francesca, ma in questa fase è bene che la sinistra si unisca per andare al governo. Appartenere ad un partito o l'altro serve per spostare gli equilibri. Ecco perchè ho aderito all'IdV, in questo momento l'equilibrio deve spostarsi verso la legalità.
Lorenzo

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