domenica 29 agosto 2010
Un mondo di plastica (e cellophane)
Rimango sempre più stupito ogni volta che torno a casa dal fare la spesa.
Due borse piene di merce alimentare e non, e quando arrivo a casa il prodotto che ho inteso comprare si riduce alla fine in mezza borsa.
Il motivo è semplice, tutto il resto erano involucri.
I supermercati, con la scusa dell'igiene, presentano i loro prodotti tutti impacchettati in contenitori di polistirolo, plastiche, cartoni colorati e via di seguito. Ma l'esagerazione, a mio giudizio, viene dal fatto che ormai anche un semplice frutto, una verdura qualsiasi è tutta impacchettata, anche singolarmente.
Mele iperlucidate confezionate una per una come se fossero gioielli; carni in contenitori di polistirolo e cellophane, anche una singola bistecca; 50 grammi di salmone in buste di cartone e plastica. Tutto inscatolato, tutto confezionato.
A parte il volume della spesa che è alquanto ingombrante, ma tutti questi prodotti di scarto dove vanno a finire??
Nell'immondizia e, nel migliore dei casi, nella raccolta differenziata.
Io quasi tutti i giorni getto un sacco di plastica, comprata al supermercato e pagata. Si, perchè queste operazioni hanno un prezzo e incide sul preìzo finale del prodotto.
Cosa fare?
Beh, innanzitutto io da qualche tempo scelgo prodotti come frutta e verdura venduta rigorosamente sfusa. Ma è poco, lo ammetto.
Sono dell'avviso che il governo, regionale o nazionale, debba emanare delle leggi che regolamentino questo tipo di vendita, vietare l'uso, se non strettamente necessario di questi involucri.
Questo problema non investe solo i prodotti alimentari. Avete mai comprato ricambi per computer o chiavette di memoria? Sono impacchettati fino all'inverosimile, per renderle più visibili e accattivanti, ma fra l'altro, anche scomode da aprirsi :))
I giocattoli poi??
Un pupazzetto di qualche centimetro in una scatola enorme, sigillato in un coperchio di plastica, coperta con altra plastica legata con altra plastica.
Un mondo di plastica, dove il vero contenuto è ormai solo un optional.
Lorenzo
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12 commenti:
Questo vale come il discorso sull'inquinamento atmosferico: sono gli automobilisti a subire il balck out settimanale e non le grandi fabbriche, le industrie che oltre a sporcare il cielo, infettano anche la terra.
Come sempre qui da noi le prediche cadono dall'alto.
Le ramanzine, le ammonizioni e le conseguenti punizioni se le becca il popolo, ma le aziende e le multinazionali continuano ad inquinare all grande, anche nell'us, sconsiderato ed inutilissimo, del confezionamento delle merci.
Invece di perseguire una politica davvero mirata alle soluzioni concrete dei problemi, si va a colpire sempre e solo la massa che, oltretutto è, nella maggioranza, altrettanto menefreghista e poco attenta ai doveri sociali.
L'ecologia ha un costo: le buste di cartone costano il doppio di quelle di plastica e, credetemi, i meno abbienti si portano da casa la busta "inquinante", riciclata per riporre la spesa.
Io personalmente sono nauseata dalla presa per il culo di questo tipo di discorso ecologico fatto alla cazzo di cane.
Quanti sanno che i pacchetti di sigarette vuoti dovrebbero essere smantellati della copertura di plastica, per essere correttamente ammessi alla raccolta del cartone?
E che le bottiglie, di plastica o di vetro, andrebbero lavate e rimosse le etichette?
Anche i contenitori in metallo per alimenti dovrebbero subire lo stesso trattamento.
Alla fine, non solo il consumatore è costretto a caricarsi di buste e carrelli voluminosissimi proprio a causa dell'uso spregiudicato delle confezioni ma deve anche trovare il tempo per adempiere correttamente allo smaltimento dei rifiuti.
Cornuti e mazziati, direbbero a Napoli, che di rifiuti ne hanno angosciosa esperienza :)
Cioè, qui ci sarebbe da fare una lunghissima disamina, ma ora non ho tempo, ho una busta enorme piena di bottiglie e barattoli da lavare, e ripulire, prima di gettarli via :(((
Un bacio
Marilena
P.S. - Ma è vero che nella differenziata per il vetro non andrebbero gettati bicchieri, bottiglie, cooppette ed altro, già rotte?
Se è vero sarebbe il massimo della stupidaggine, perchè quando vengono gettati gli oggetti di vetro si frantumano nell'impatto col fondo del cassonetto, a meno che gli intelligentoni adibiti a questo settore, stiano vagliando l'idea di foderare i cassonetti con pellicce che ne attenuino l'impatto :))))
P.S. - Mi è capitato di vedere, più di una volta, che gli addetti alla raccolta, spesso e volentieri, fanno un mischio di tutto.
E dove lavoro io, soprattutto i "capoccioni" quelli che dovrebbero dare l'esempio, allegramente se ne sbattono.
D'altronde sono quelli a cui è concesso fumare anche laddove c'è divieto di fumo per tutti gli altri.
Un post ecologico... non ci resisto, a stare zitta.
Purtroppo il nostro caro stivale è sempre rimasto indietro, maledettamente indietro, rispetto agli altri paesi. E lo sarà sempre, perchè siamo un popolo di menefreghisti e perchè eleggiamo amministratori incapaci.
Venti anni fa -VENTI- andavo in vacanza in Svizzera. Fuori dai supermercati c'era un enorme container del vetro: vi si divideva vetro bianco, verde, bruno. I vuoti a rendere ti venivano pagati.
Quindici anni fa andavo in vacanza in Austria, e vi trovavo, in un appartamento nemmeno tanto grande, una miriade di bidoni: dato che non capivo il crucco, andavo nel garage di casa a ispezionare il contenuto dei bidoni degli altri e quindi capire come regolarmi con tutto quel müll.
Nel frattempo, noi bruciavamo cassonetti e buttavamo in strada il materasso del morto.
BRUCIAVAMO? BUTTAVAMO? Perchè uso l'imperfetto?
POVERA, poverissima, arretrata ITALIA.
Da noi il consorzio di gestione spesso fallisce(?), viene commissariato e tra uno sciopero e l'altro i sacchi stazionano davanti gli ingressi delle case. Mi è capitato più volte di vedere alle 7.00 il camion che raccoglie i rifiuti "mischiare" i sacchetti. Dunque il verde, con l'umido e con il nero (l'indifferenziato). Inoltre non tutti utilizzano sacchetti di colore diverso perchè mentre all'inizio lo avevano imposto, poi hanno lasciato correre. Dunque...I pochi che differenziano purtroppo si fanno il sangue amaro a vedere un tale scempio. Io una mattina gli ho anche detto dal balcone che avrei fatto una denuncia per tutto quel "mischia mischia veloce" ma più che un sonoro "vaff..." e qualche sguardo allucinato dei vicini non ho ottenuto. Ma la televisione ha detto che il problema rifiuti della Campania è risolto. Forse il mio è un incubo dal quale non riesco a svegliarmi...
Ah dimenticavo Lorenzo, sai quanto paghiamo di spazzatura per la bottega? 850 euro l'anno. Mica male tenendo conto che noi concorriamo pure alla raccolta rifiuti tossici e lo smaltimento è a nostro carico!
Doriana
Porca miseria!!! E' tantissimo.
LOriiiiii, volevo dirti ke son tornata......Sono stata a Torino, Saluzz e Fossano............
Ho travato nel nostro blog una cosa magnifica, ke hai fatto tu....GRAZISSIMISSIME!!!!!!!!!!
Ho imparato una cosa al noddo, ora dico: NE'!
Elisena
P.S.:Il post non l'ho letto. X ora non ne ho avuto tempo!
Wowwww neh!
A Fossano ho fatto il militare! hehhehehhe
E' stata Marilena ad aver avuto l'idea, io l'ho solo concretizzata.
Allora avrai sentito che le temperature qui si sono abbassate:)
Ciao a prestissimo
Lorenzo
Ci sono tante battaglie senza speranza, ma noi imperterriti le continuamo ..... e ogni tanto vediamo aggiungersi un combattente in più ..... e allora pensiamo che forse ne valeva la pena. Miaoooooo
Interessante post.In effetti quando compriamo i prodotti compriamo anche carta,plastica,metallo ecc.ecc.e poi la ripaghiamo per smaltirla.Doppio "imbroglio" a nostre spese,come sempre.
Personalmente anche io,doveposso,compro sfuso.
Ultimamente ai supermercati,oltre che frutta e verdura,anche cereali,legumi,riso e alcuni tipi di pasta.Poi sono sorti alcuni negozi di detersivi sfusi ove si può riportare il vuoto e riempirlo. Ma è ancora troppo poco,come giustamente hai scritto,servirebbero politiche ambientaliste mirate...ma tant'è,a loro,i nostri governanti interessa benaltro che l'ambiente... perloro è importante il processo breve,le grandiopere,gli appalti e i teatrini della politica per assicurarsi la sopravvivenza.
In che "brutto" mondo siamo capitati...ove le priorità,comel'ambiente,sono solo degli optional.
Grazie Lorenzo per questo post che induce alla riflessione.
Buon inizio settembrino!!!
Che strano però: mi pare che il post parlasse del problema del confezionamento, ma i commenti misteriosamente si occupano dell'immondizia. Capisco che le cose sono collegate, ma intanto sarebbe bene riflettere sul confezionamento in quanto tale. Per uscire dal generico, secondo me bisognerebbe utilizzare la leva fiscale per distogliere l'industria alimentare dall'uso di confezioni sempre più sofisticate e quindi più inquinanti. Non basta offrire la possibilità di acquisto di merci sfuse, ma questa modalità di distribuzione dovrebbe risultare chiaramente più conveniente dal punto di vista economico. Certo che con la classe politica che ci ritroviamo, stiamo parlando della luna...
Il blog è bello proprio perchè ti permette di spaziare all'interno di un argomento che comunque, come giustamente rilevi, i commenti rientrano all'interno delle problematiche.
Io penso che ci sia una spigazione alla piega che ne è venuta fuori: il cittadino il problema lo sente, ne perchè coinvolto in prima persona per quello che gli è chiesto di fare, trovando però i suoi atti non conformi ai comportamenti delle amministrazioni pubbliche. Insomma io mi do da fare ma gli organi preposti se ne fregano.
Da qui lo sfogo dei commentatori.
Questo post infatti cerca di focalizzare l'attenzione del problema alla radice.
Concordo nell'utilizzare la leva fiscale quale incentivo per le imprese, ma nello stesso tempo leggi semplici e chiare e, soprattutto, basate sul principio del minor impatto ambientale già alla fonte.
Grazie Vincenzo per il tuo commento sempre gradito ed efficace.
Lorenzo
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