giovedì 16 aprile 2009

Virtual Line

Anche io ho la mia "amante virtuale".
Si chiama "virtual line".
E' un sito per noi istruttori .
Puoi chiederle quello che vuoi, ha sempre la risposta giusta.
Se la cerchi la trovi subito in linea, è li per me............e per altri 110.
Mi fa vedere anche dei filmati,mmmmmmmmmmm che belli, eccitanti, quindi mi parla pure.
Oggi mi ha parlato come superare segnali a via impedita!
Quell'"impedita", detto da quella bellissima voce mi ha fatto sognare.
Io devo imparare da lei, ho tante cose da scoprire di me stesso in questo modo.
Quanto ero ignorante! Un sacco di cose mica le sapevo!
Lei me le ha fatte scoprire, ed è sempre lì, a mia disposizione.
Non mentite.
l'amante virtuale l' abbiamo o stiamo per farcela tutti.
È una fase anche quella, come mettere i molari.
Perché quando siamo pronti per questa fase, una che ci dà corda la troviamo sempre.
Basta sapere che è una fase, appunto, e non farsi illusioni pericolose.

" Scritto in un momento di rabbia perchè Lei è capace di fare il nostro lavoro meglio di noi............virtualmente si intende"

"Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi anche quando non ne abbiamo ancora appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi."
Friedrich Wilhelm Nietzsche

5 commenti:

dyanna ha detto...

I like it. It's well writen.

logos nella nebbia ha detto...

Le esperienze fatte nel virtuale sono appunto "esperienze virtuali".Non potrebbero essere diversamente, io le paragono ad esperienze fatte nei sogni. I sogni possono essere decifrati ma mai vissuti.
Detto ciò concordo invece sul fatto del coinvolgimento.
Farsi coinvolgere significa, essere o esserci sia come essere che come ENTE. Che poi l'essere sia nascoso e mai svelato questo è un altro discorso, parafrasando Heidegger.
Ma. come dicevo all'inizio è un esserci falso, sensa senso, quasi un non essereci. Ritengo, anche, per alcuni molto pericoloso vivere in questa dimensione( vedi second life) con possibili persite di identità.
La mia critica al virtuale è anche verso un certo tipo di informazione. Appunto virtuale, cioè senza verità,non accompagnata dalla ragione e dalla prova empirica.
Questo uso nefasto dell'informazione porta inoltre a vere e proprie "crisi collettive", crisi di tipo comportamentale.
Io sono convinto che ormai la psiche ne sia coinvolta, abbiamo comportamenti sia individuali che collettivi guidati dalla televisione, purtroppo ormai presa sia come modello comportamentale che come fonte di verità indiscussa....una second-life.
Un'altra provocazione Federica, la ricerca del consenso.
Perchè cercare il consenso virtuale che si può tradurre come discussione su un blog o addiritura coinvolgmento affettivo su una chat?
Lorenzo

Anonymous ha detto...

Scusate, sono Federica

logos nella nebbia ha detto...

Marilena, diciamo le stesse cose.
L'argomento è così interessante che magari mi sono prendere dall'entusiasmo e di conseguenza non mi sono fatto comprendere.
Lorenzo

Amaranta ha detto...

Ciao Federica, mi approprio dello spazio momentaneamente disabitato da Lorenzo, per salutarti e dirti che è davvero un piacere grande conoscerti e dialogare con te. Convintamente, e da sempre, di sinistra lo sono anche io. Nonostante tutto, ancora ci credo. Eh si, che anche questo potrebbe essere un tema di ampia discussione. E lascerebbe di sicuro maggior spazio, e credito, alle mie improbabili teorie fantascientifiche, dal momento che la poltica (questa politica) lo consente molto più della filosofia.
In attesa che ritorni il legittimo proprietario di questo spazio ti saluto con un abbraccio da Roma.
Marilena

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