domenica 11 luglio 2010

Curriculum vitae et studiorum

Titolo pomposo per un post al contrario molto frivolo ma che è stata una parte abbastanza importante della mia gioventù. La lettura dei fumetti.
Tralascio la fase Topoliniana e Paperinesca con tutti i personaggi del circondario che mi ha accompagnato fin d quando avevo 6 anni.
A 10 anni mi avvicinai al mio primo vero fumetto: il mitico Zagor.

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Creato da Sergio Bonelli, è un personaggio molto interessante.
Mi aveva colpito in quanto, nel nome della giustizia, stava quasi sempre dalla parte degli indiani e degli oppressi.
Accompagnato nelle sue avventure dal mitico Cico, le ambientazioni sono western come in Tex ma con inserti fantastici senza scadere nella noiosa fantasy. Insomma, formativo fin dagli esordi.
Qualche anno più tardi scoprii i fumetti della Marvel Comix, e qui siamo nei mondi fantastici, benchè ambientati sulla terra, dei Fantastici 4, Devil, L'uomo ragno e Thor. Li leggevo tutti, senza però mai smettere di leggere pure Zagor.
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Tutti disegnati a colori i fumetti della Marvel erano un salto di qualità notevole rispetto ai fumetti italiani. Le storie erano più fantascientifiche e il mondo era quello dei Supereroi, cioè esseri mutanti con poteri speciali.
Credo non molto formativi per un ragazzo, ma avevano il pregio di far lavorare la fantasia e, nel mio caso, l'avvicinamento a quel filone che è la fantascienza, un amore mai più abbandonato.
Mi piacevano molto le tavole di quei fumetti, spesso vere e proprie opere d'arte.
Del resto come non citare i disegnatori e parolieri di quei mitici super eroi: Stan Lee e Jack Kirby, i padri della Marvel.
Ora, mi è capitato di vedere in internet, la tecnica è totalmente diversa ed hano perso molto di quel loro fascino artigianale.
Quindi i fumetti quindicinali da comprare erano 4, quelli citati prima, ma all'interno si povano trovare altre storie di altri personaggi che sono poi diventati famosi anche nella più recente cinematografia: Hulk e gli X Men.
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Il primo era l'ultima storia a volte dell'uomo ragno a volte di Devil, gli altri prima nei fantastici 4 e poi come seconda storia dell'ultimo arrivato dei supereroi, Capitan America.
Questo genere di letture mi ha accompagnato fino al'eta di 14-15 anni, poi sono passato, per un annetto ai fumettisti francesi del famoso Le Metal Hurlant.
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Quasi introvabile nelle città di provincia, qui in alessandria slo un giornalaio lo aveva, anche lui molto appassionato di questo genere. Altrimenti era obbligo il viaggio a Torino o Genova.
Non posso però non citare un altro mito del fumetto italiano, anzi due o tre: Diabolik, Alan Ford e più saltuariamente Linus.
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Beh, ci tenevo a scrivere questo post, sono convinto che la nostra fantasia si sia formata soprattutto per quelle letture.
Avevano una caratteristica comune, non erano vuoti, ma all'interno contenevamo messaggi che potrei chiamarli a favore di una ragazzo. Non insegnavano, non erano moralisti, non ti facevano sentire diverso se parteggiavi magari per i cattivo. Ognuno aveva una sua vita e ti mettevano di fronte a ciò che era bene e ciò che era male. A noi la scelta.




Lorenzo

4 commenti:

Amaranta ha detto...

Tralasciando anche io di parlare dell'amore per personaggi della banda disneyniana, Paperino in particolare poichè Topolino mi stava un pò sulle balle, ho fatto grandi letture di TEX e di DIABOLIK (il mio preferito in assoluto), passando per l'affascinante MANDRAKE, senza disdegnare le letture di CAPITAN MIKI (SALASSO e DOPPIO RUM, come si può non ricordarsi di loro) e di BLEK MACIGNO (e di RODDY e del professor OCCULTIS!).
Leggevo anche L'UOMO RAGNO, e poi SUPERMAN (di cui ho fatto grandi scorpacciate)e la bionda e longilinea ZAKIMORT, una delle poche protagoniste donna nel mondo dei fumetti.
Eh si, perchè anche qui, l'eroe, il mito è sempre uomo mentre le donne, seppur argute e bellissime, sono quasi sempre secondarie al protagonista, fatta forse eccezione per la meravigliosa EVA KANT, elevata al rango di complice di DIABOLIK, le altre sono sempr relegate al ruolo di fidanzate (NARDA di MANDRAKE, ALTHEA di GINKO). Altra eroina donna di cui leggevo era JACULA, seducente vampiro che sopravvive alla luce del sole e che incontra, nelle sue avventure, personaggi fantastici quali FRANKSTEIN, L'UOMO LUPO, JACK LO SQUARTATORE, etc.
Ma ALAN FORD e la strampalanta, ironica, irresistibile, adorabile banda TNT, sono quelli che ho letto con l'entusiasmo più genuino e partecipativo.
Poi, sono arrivati i PEANUTS, "le piccole persone" geniali, irrisorie, canzonatorie.
LINUS, CHARLIE BROWN, il bracchetto SNOOPY, hanno prstato le loro intelligenze per una critica sociale, dal sorriso amaro, ai vezzi e difetti della cultura americana, dagli anni '50 ai '70.
Ultimo eroe fumettistico, di cui ho letto le gesta, è stato Dylan Dog, ma non per molto tempo, senza più troppa partecipazione emotiva, e con la mente distratta dall'ineluttabilità della vita.
I fumetti e i fotoromanzi sono state le mie prime letture, insieme a centinaia di racconti Urania.
Un piccolo, leggero, ma non futile bagaglio, che nei miei ricordi hanno sapore di baratto con gli amici e di pazienti compravendite nei negozi dell'usato.
Un mondo ormai scomparso.
Coinvolgente questo tuo post, Lorenzo, ed assolutamente non scontato.
I REMEMBER :)
Baci fumettistici: SMACK, KISS
Marilena

Doriana ha detto...

Carino e leggero invece questo post, una specie di amarcord delle nostre infanzie.
La lettura inizia sempre con pubblicazioni leggere, specialemnte quando si è ragazzi o ragazze. Anche io leggevo topolino e devo dire, al pari di Amaranta, che la sua saccenza mi dava fastidio. Cosa ben diversa invece nei confronti di Paperino, spesso mi ci riconoscevo:)
Sono passata per un lungo periodo a leggere Diabolik, anche sulla scia di quello che lasciava mio fratello, e io invece ho sempre avuto una simpatia per Althea, una donna di classe e con un suo profilo molto interesante al pari di Eva, forse l'alter ego.
Una cosa mi colpiva, nessun personaggio era inferiore all'altro, ognuno con un suo ruolo, nel bene o nel male. Ma forse in questo fumetto il male non esisteva, il bene aveva tante forme, questa la sua forza. Un mito insomma.
Fra un Diabolik e l'altro c'èra Alan Ford, quello da me preferito. Mi innamorai presto di questo gruppo strampalato ma molto divertente e unico nell'ironizzare in modo continuo sulle situazioni.
Ho letto parecchio anche io Dylan Dog, e come non dimenticarlo? Anche lui di Sergio Bonelli, come Tex e Zagor,mi ha affascinata per il suo ruolo di indagatore di incubi e quindi catapultata in un momdo tenebroso ma godibile. Geniale il suo assistente Groucho:)))
Ha ragione Amaranta, un mondo scomparso, come i tuoi supereroi. Ma forse siamo noi che, passata l'eta, ci siamo buttate in letture più interessanti. Ma concordo con te Lorenzo, che senza quelle prime letture forse qualcosa non avremmo mai scoperto.
Un bel post, molto bello, grazie
Doriana

logos nella nebbia ha detto...

hai dimenticato Marilena..SBACIUK! hehhehee

logos nella nebbia ha detto...

Fel, basta vedere come viene presentato Cico per capire perchè è stato il mio primo fumetto.:))))
Sono contento che tutti abbiamo condiviso queste avventure fumettesche in gioventù. Non agggiungo altro ai vostri commenti perchè ognuno è una storia a sè e molto interessante.
Ricordo quegli episodi Fel e la paura di Cico nell'invocare tutti i santi conosciuti.Hehehhehe
Ciao e grazie, un bacione
Lorenzo

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