Ieri sera mi sono fatto prendere la mente dalle varie realtà virtuali che ci propongono quotidianamente.
I sondaggi che danno l'Italia in ripresa economica, gli ordinativi alle industrie in forte crescita, la disoccupazione più bassa della media europea, il tutto comunicatomi da un Berlusconi fintamente deluso dalla nuova proposta di legge sulle intercettazioni, la vera emergenza nazionale.
Menomale che c'è un Totti che da addosso alla lega dicendo la verità: " cosa ci si può aspettare da gente che non rispetta l'inno nazionale?" Parole sagge ( dico sul serio) le uniche degne di essere ascoltate in questo panorama tutto italiano dove un Bersani, sempre più triste, non sa più che cosa dire.
Insomma, la realtà presentatami ieri sera mi ha messo di buon umore, vedendo poi che un ghe pensi mì teneva banco pure alla conferenza stampa del Milan dove annuncia che ha ancora il
60 % di gradimento ( quale sarà questa misteriosa fonte di eterna giovinezza?)
Questa mattina mi sono poi calato nella vera realtà, quella lavorativa a contatto con il mondo reale, della gente che lavora, o che cerca lavoro, che studia e che non si incazza mai per dignità.
La signorina X mi presenta l'abbonamento, domanda: " scusi, mi può dire se è possibile pagarlo a rate?".
Mi spiega che lavora per 500 euro al mese, di cui 900 di abbonamento annuale al treno per Torino, laureata, fidanzata in cerca di una casa, in cerca di un matrimonio dignitoso, in cerca di una vita dignitosa, in cerca di inseguire i suoi sogni che sono poi quelli di tutti ma che ancora sono vivi nella sua mente, in cerca di un secondo lavoro per arrotondare, in cerca di dare qualche lezione, sempre per arrotondare un cerchio che non si chiuderà mai.
In cerca come tanti altri sguardi presenti sul treno, preoccupati, non dalle statistiche della sera prima, ma del fatto che di quegli ordinativi non ne vedranno nemmeno l'ombra.
Il motivo è semplice, verranno prodotti all'estero dove la manodopera costa meno e dove non si contano gli infortuni come da noi.
Si rinuncia alle ferie, non stando a casa, ma lavorando in nero in modo provvisorio da un'altra parte: operai che fanno i baristi, impiegati nelle imprese di pulizia, neolaureati a fare le baby sitter. Dove si può racimolare qualche soldo lo si fa, le bollette non aspettano, gli affitti neppure.
Eppure in questa Italia che ci viene presentata così ricca alla sera in Tv si sveglia la mattina con la tristezza della dura realtà.
Quando ci sveglieremo da questo maledetto sonno?
C'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo
( Eddie Vedder-Pearl Jam)
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo
( Eddie Vedder-Pearl Jam)
Dedicato a tutte le ragazze e i ragazzi X
It's an hard sun but the world is yours. It's not necessary to be strong but to feel strong and learn to call things by their real name.
Lorenzo
4 commenti:
Ciao Lorenzo, hai ragione. Dov'è questa Italia di cui parla il nostro premier? dov'è la ripresa? dov'è un segnale (almeno uno!) di miglioramento? e dov'è questo allegro gruppo del 60%? Io avevo letto di una piccola, misera comitiva del 33%??!!! Vabbè ma io, come te, evidentemente non faccio testo perchè leggo solo falsi giornali di sinistra e vedo solo una realtà deprimente (anche quella di sinistra). Buona giornata.
Un bel post Lorenzo, ironico nella prima parte e molto vero nella seconda. Molto bella la frase in inglese.
Approposito il film l'ho visto, ed è uno dei più belli degli ultimi tempi.
Chiaia
Prla e riparla e pure straparla, ma stanno tutti li sotto ad applaudire.
Più che arte di arrangiarsi io la chiamerei arte di arrufianarsi. Credimi siamo campioni in questo. Forse l'unica vera arte degli italiani.
Grazie Francesca, un bacione antiberlusconiano
Lorenzo
se non ora, quando ?
Posta un commento