domenica 24 gennaio 2010

...e niente può funzionare male.......




Appena saliti a bordo dell’aereo, alcuni passeggeri udirono una voce metallica che diceva:

“Signore e signori benvenuti a bordo. Voi siete i primi passeggeri del primo aeroplano interamente computerizzato e automatico. Su questo aereo non vi è il capitano di volo a darvi il benvenuto. In realtà non vi è neppure l’equipaggio e voi non avete alcun bisogno di agganciarvi la cintura di sicurezza. Infatti anche l’errore più insignificante, che naturalmente potrebbe sfuggire a un qualsiasi osservatore umano, viene immediatamente corretto da centinaia di controlli computerizzati completamente oggettivi. Per queste ragioni qualsiasi tipo di giudizio soggettivo è escluso, e niente può funzionare male… e niente può funzionare male… e niente può funzionare male… e niente può funzionare male… e niente può funzionare male…

L’originale incipit della conferenza di K. Popper, al Convegno di Filosofia Politica a Torino 1983, mette in evidenza l’innegabile creatività della mente umana che non potrà mai essere superata da una macchina.

E’ propria dell’uomo e della sua vita anche e soprattutto la tensione verso la ricerca, la problematizzazione di sé, del reale.

La diffusione delle moderne tecnologie, che vengono sempre più estesamente applicate al mondo della formazione (scolastica, universitaria e professionale), porta con sé il rischio di privilegiare, enfatizzandoli, gli aspetti tecnologici a scapito degli aspetti pedagogici e della qualità didattica.
Perchè può succedere questo? Perchè, io penso, questa società è basata sui consumi, il prodotto deve finire la sua funzione a breve termine, essere stato consumato.
Con questo tema dominante gli scopi che ci prefiggiamo diventano secondari, la tecnologia sarà un mezzo fine a se stesso, invece d'essere il veicolo per un reale sviluppo della società.

Lorenzo



6 commenti:

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Non sarà perchè la società aperta popperiana, sposando acriticamente i principi, e quindi portandoli alle loro estreme conseguenze, finisce inevitabilmente per privilegiare nostri aspetti istintuali, come il processo di accumulazione? La tecnologia non è un mostro che si autoalimenta, ma viene alimentato da un'ideologia errata ed antiumana.

notte tremenda ha detto...

Di filosofia ci capisco poco, ma è un post molto interessante

Francy274 ha detto...

Ci sono due materie che io considero importantissime per ogni essere umano ma che ahimè non sono molto amate dalle masse,
la filosofia come pensiero e la matematica come logica pragmatica, entrambe queste materie offrono, anche con un minimo di cognizione, la ricerca della verità, necessaria alla stessa evoluzione dell'uomo.
Si ritorna al discorso "potenti" che spingono le masse all'ignoranza, intrappolandole nell'assurda convinzione dell'inevitabile quindi dell'accettazione e rassegnazione, non credo che la cosa differisca molto dal passato, che pur vanta grandiose scoperte. Fortunatamente c'è sempre chi è andato oltre all'accettazione e alla rassegnazione obbligate
e quel "pensiero" sarà molto difficile distruggerlo, spero :)

logos nella nebbia ha detto...

Grazie dei commenti Francesca..un bacione tecnologico.

logos nella nebbia ha detto...

Penso anche io che le due materie principali siano quelle da te citate. Le prime università insegnavano logica e retorica, ci trovo un nesso con quello che hai detto...e se lo facevano i preti puoi stare tranquilla che non era la scelta sbagliata!:)))
Concordo con quanto dici sul discorso dei potenti, ma ora la tecnologia è a portata di tutti quindi sta a noi farne un uso " democratico".
Questo mio post vuole essere inevece una denuncia e chi la tecnologia la usa per sopraffarre, non far pensare, un uso puramente consumistico insomma.
Lorenzo

logos nella nebbia ha detto...

E' vero Fel, molti usano la tecnologia in modo poco accorto. Il guaio è la teconologia non è pericolosa in sè, è l'uso sconsiderato che la fa rendere pericolosa.
Grazie Fel del passaggio, un bacio felinamente tecnologico.

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