Secondo una opinione comune il punk è stato un movimento culturale e artistico nichilista, nato fra le frange più emarginate della popolazione e privo di un autentico sostrato culturale.
Nulla di più sbagliato: in realtà l'ideologia punk è figlia di una antichissima cultura
" anticonvenzionale" che già in diversi momenti della storia ha visto personaggi manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti della civiltà assumendo attegiamenti che esprimevano provocatoriamente la scelta di una volontaria esclusione dal contesto sociale.
Generalmente temuti e disprezzati dai benpensanti, i punk possono però vantare nobili e antichi modelli culturali.
Indiscutibilmente punk ante litteram fu, ad esempio, il filosofo Diogene di Sinope, detto il " Cinico", da cui la scuola cinica greca, figlio di un ricco banchiere ne ripudiò i modelli culturali, andando a vivere ad Atene miseramente in una botte.
Da bravo punk Diogene rifiutava le convenzioni sociali della declinante società greca, che stigmatizzava attraverso atteggiamenti offensivi: si presentava all'assemblea cittadina compiendo atti osceni e viveva in compagnia dei suoi cani con i quali condivideva cibo e stile di vita.
Diogene aprì un nuovo modo di fare filosofia, non più i bei discorsi dei filosofi ( che peraltro si divertiva a sbeffeggiare), bensì l'esempio di vita portato attraverso il comportamento e le affermazioni provocatorie che oltraggiavano alcune delle usanze ritenute più sacre dell'uomo greco.
Dichiarazioni scandalose per quell'epoca, come il voler essere lasciato dopo la morte in pasto ai cani e agli uccelli erano quanto di più punk si potesse immaginare ai suoi tempi.
Un altro punk però stavolta medievale era Jacopone da Todi, il quale si augurava il dispregio del corpo umano:
O Signor per cortesia
manname la malsanìa!
A mme la freve quartana,
la contina e la terzana,
la doppla cotidiana
co la granne ydropesia.
A mme venga mal de dente,
mal de capo e mal de ventre;
a lo stomaco dolur' pognenti
e 'n canna la squinanzia.
manname la malsanìa!
A mme la freve quartana,
la contina e la terzana,
la doppla cotidiana
co la granne ydropesia.
A mme venga mal de dente,
mal de capo e mal de ventre;
a lo stomaco dolur' pognenti
e 'n canna la squinanzia.
Come possiamo ben vedere il punk ha degli antenati di tutto rispetto.
La provocazione, l'anticonformismo, l'essere fuori dalle regole, sono forme di espressione che fanno parte dell'uomo stesso, dell'arte.
Non è possibile urlare il proprio disagio su modelli a cui tutti ci rifacciamo.
L'arte e le culture all'avangiardia esigono piena libertà.
La provocazione, l'anticonformismo, l'essere fuori dalle regole, sono forme di espressione che fanno parte dell'uomo stesso, dell'arte.
Non è possibile urlare il proprio disagio su modelli a cui tutti ci rifacciamo.
L'arte e le culture all'avangiardia esigono piena libertà.
2 commenti:
Ma è bellissimo questo post!
Sei davvero bravo, Lorenzo, a trovare aggangi tra un passato davvero remoto e l'epoca contemporanea.
Diogene punk (forse addirittura punkabbestia, se amava vivere con i cani)e chi ci aveva mai pensato!
Ma sai che questo apparente esemplificare la filosofia è, invece, davvero interessante?
Saresti stato un bravissimo insegnante.
Complimenti per qusto post, davvero molto originale.
Bella anche l'immagine introduttiva.
Un bacio
Marilena
Ma è carinissimo 'sto post!! Una bellissima intuizione paragonare Diogene e il punk.
Effettivamente, ma non ricordo bene la filosofia perchè non mi piaceva, Diogene era per una vita vissuta al massimo del piacere e in quanto tale non dovevano esserci impedimenti a denunciare le storture di allora.
Complimenti davvero Lorenzo
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