domenica 28 marzo 2010

Indulgentia



Quello che mi ha più impressionato, oltre ai fatti in sè, è stata la reazione della chiesa di fronte ai casi di pedofilia conclamati e dimostrati.
Ad essere sincero mi è bastato sentire le parole di testimonianza e leggere negli occhi di quei sordomuti presenti nella trasmissione " Mi Manda Rai 3" per farmi capire la sofferenza e la veridicità dei comportamenti criminali di quei preti coinvolti. Ma rimaniamo ai fatti.
La chiesa mostra fastidio e attacca volgarmente chi la critica e chi la accusa. Prova di questi minuti sono due notizie apparse ora su televideo, oggi 28 Marzo ore 11,30. Una notizia parla della autorizzazione da parte di due corti federali degli USA che autorizzano la possibilità di indire azioni legali contro la chiesa. L'altra è che la chiesa ha fatto ricorso alla corte suprema, ritenendo le curie, le chiese, gli istituti clericali uno stato estero!!!!
Significa che, se fosse in Italia, un procuratore indaga contro un prete pedofilo e la chiesa fa ricorso in Cassazione contro le indagini in quanto non successe in Italia.
Ma è questa la chiesa dell'amore??? Io la chiamerei la chiesa dell'insabbiamento.
Ma è la sua difesa che mi fa di più imbestialire, gli argomenti addotti e, soprattutto, la non presa in considerazione del tipo di reato e delle vittime.
Tandi delitti contro l'infanzia sono stati e, forse continuano a esserlo, perpetrati da veri e propri ORCHI negli orfanotrofi e nelle istituzioni religiose.
Nei casi di stupro il comportamento delle autorità religiose ( compresi gli altissimi livelli) è identico dappertutto. I colpevoli vengono coperti, spesso allontanandoli dai luoghi dove hanno consumato i reati.
Esemplare il caso di Agrigento in cui Il Vescovo ha avuto l'arroganza di instaurare una causa per risarcimento danni alla "immagine" della Chiesa dopo la denunzia del giovane abusato in seminario per anni da un prete che, dopo di lui, allontanato, ha continuato a molestare ed abusare dei bambini.
Insomma la reazione della Gerarchia è del tutto simile a quella di Berlusconi di fronte a chi gli contesta i reati e gli abusi di potere. Parla di complotti e di menzogne. L'ultima paranoia dall'apparato massmediatico clericale è quella di un complotto che "non a caso" nasce in America e trova nel NYT il suo strumento. Ma quale sarebbero i poteri forti che si muovono? In ogni caso, la verità non sembra interessare. Non si smentiscono i fatti, le migliaia e migliaia di vittime, ma ci si offende con i giornali che ne parlano. Si vorrebbe che una coltre di silenzio continuasse a coprire il martirio di bambini, un martirio che dura da secoli, conosciuto da sempre e da sempre tollerato dai Papi che bruciavano le streghe e gli eretici nei roghi ma non hanno mai condannato un membro pedofilo della Chiesa.
Non esiste un solo caso di pedofilia scoperto e denunziato all'interno della istituzione. Non c'è un solo vescovo che possa dire di avere scoperto e denunziato alla Magistratura un sacerdote della sua diocesi. Tutti i casi conosciuti vengono fuori faticosamente, spesso dopo decenni, sempre per iniziativa delle vittime o dei loro familiari oppure fortuitamente.

Questo la dice lunga sul futuro della pedofilia nella Chiesa. La lettera del Papa agli irlandesi è acqua fresca, un sotterfugio imposto dalle circostanze, un tentativo di cavarsela con un po' di penitenza.....e di tanta indulgenza.

3 commenti:

vanda ha detto...

Dimenticavo incrociamo le dita.........

vanda ha detto...

Lorenzo, ho visto la trasmissione e l'espressione di quegli Uomini sofferenti nel raccontare la loro pena. Mi sembra impossibile che una persona in modo particolare un Religioso possa agire così non riesco a capirlo sarò tonta ma non riesco.
Predicano l'amore il rispetto e loro non riescono ad averlo verso dei bambini.

logos nella nebbia ha detto...

Lo so Vanda, la prima reazione che viene in mente è quella, non te lo aspettavi. Ma non c'è da meravigliarsi, c'è piuttosto da chiedere giustizia, incalzare lo stato fino a che non abbia condannato i colpevoli e la gente non abbia condannato la chiesa.

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