sabato 15 maggio 2010
Solitudine
"In ognuno, c’è qualcosa che non sarà mai compreso da nessuno. Questo qualcosa è la causa stessa della nostra solitudine, della solitudine che ci è connaturale. È questa solitudine rudimentale che dobbiamo accettare in primo luogo." (Madeleine Delbrêl)
Vorrei esplicitare il perchè ho messo questa frase. Non è un mio lamento riguardante la solitudine, ma è da intendersi la solitudine dell'uomo di fronte alle idee e alle cose intorno a lui.
L'incapacità a volte di critica o solamente di giudizio.
Non abbiamo quasi più opinioni personali ma tutto ci viene imposto, e quando queste, malauguratamente esistessero, spesso vengono messe in disparte.
Di fronte a questa incapacità di esprimermi e di dialogo, io mi sento solo.
Quel qualcosa che non sarà mai compreso da nessuno sono appunto le proprie esistenze o una visione personale della vita e dell'amore.
L'accettazione è in fin dei conti una attesa, una lunga ed estenuante attesa.
Lorenzo
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10 commenti:
Grazie Eli. E' piaciuta anche a me questa foto dei fiori e l'ho subito messa. Avevo intenzione di metterla per questo post, rappresenta per me il punto di vista non convenzionale, poi ho preferito metterla come home page e mettere qui un opera di Cattelan.
Io non ho inteso le opinioni che abbiamo degli altri, quelle personali, anche se in un certo senso può valere.
Il mio riferimento è verso quel sentire comune che può essere politico, sociale, di costume anche.
C'è una omologazione dei pensieri e vengono incanalati a noi tramite la televisione. Chi ha un modo di sentire diverso non ha invece il diritto di apparire.
Io, ad esempio, ho una visione diversa dell'amore rispetto a quello che si vede in Tv. Il buonismo a tutti i costi, far apparire quello che non è.
Questa è critica, non significa essere attratti "dal male".
Preferisco un film tipo Velluto Blu a Titanic.:)))
"Di fronte a questa incapacità di esprimermi e di dialogo, io mi sento solo.
Quel qualcosa che non sarà mai compreso da nessuno sono appunto le proprie esistenze o una visione personale della vita e dell'amore.
L'accettazione è in fin dei conti una attesa, una lunga ed estenuante attesa".
Io mi riferivo a questa frase, Lorenzo, dicendo ke io il cielo anke se lo vedo insieme a Tony, lo guardo con i miei occhi, non con i suoi. Io vedo e sento in modo diverso e lui altrettanto, quindi intendevo solo dire ke quella parte di esistenzialismo di solitudine, è in tutte le persone, almeno in quello non superficiali, e se si ha un modo diverso di vedere le cose, è sbagliato non esprimerlo, perckè già esprimendolo si "attenua" la solitudine e poi, se non sbaglio, pensa se chi aveva capito che la terra era rotonda non lo avesse mai detto!
Un bacio Lori!
P.S.: Ma.....spero di dartelo di persona. ke dici....sabato.....a Roma? Ti va?
Wow, ma che bella immagine di fiori che hai messo come foto di testata!! Bella e particolare anche quella di questo post.
Bella la frase della Delbrel, anche molto vera.
L'interpretazione che ne ai dato con il tuo post è bella e interessante e concordo appieno.
Ne estendo però il senso, sempre di quella frase, e posso dirti che concordo con lei.
Deve esserci sempre una parte di noi che non ha importanza se non compresa. E' la parte intima, propria. Qualcuno la chiama anima, parte nascosta del cuore o della mente, io la chiamo semplicemente parte di noi.
Quella parte a cui attingere se siamo tristi o allegre, una riserva che solo noi possiamo alimentare o leggere.
Solo la complicità, una forte amicizia o l'amore può farcela aprire. Ma sempre a decidere dobbiamo essere noi.
E' con la solitudine con noi stesse che ci permette di osservarla dentro e parlarci anche.
Questo non è negativo secondo me.
Potrebbe essere argomento per un tuo nuovo post!:DDDDDDDD
Penso di essere ancora in grado di sapere che HAI si scriva con l'acca...il fatto è che la mia tastiera a volte non lo sa:))
Doriana
Doriana, nell'etere viaggiano un sacco di lettere, segni di punteggiatura, che prima o poi pioveranno tutti assieme sulle nostre tastiere!
Ariciao, ti ho rincontrata sulla compagnia!
Buon fine settimana!
P.S.: Lori, sto facendo di nuovo salotto. Lo vuoi il caffè?
Non faccio tempo ad andare a mangiare che è già pronto un caffè per me! Grazie lo prendo volentieri!!!
Ehhhhh Doriana per un acca!! Sapessi quante lettere e minuscole al posto delle maiuscole io ho perso!!!
Il massimo è stato un giorno che scrivendo un post, che io non ho l'abitudine di rileggere ma pubblicarlo subito, il cursore deve essere andato a finire nel bel mezzo di una frase qualche riga sopra.
Ne è venuto fuori un post illeggibile!!! Ma rimasto qui per ore.:)))))))
Speriamo che l'attesa non sia come quella di Godot. Ciao.
Ciao Lorenzo, due cose:
1) La foto è bellissima sopratutto perchè preannuncia una primavera che tarda ad arrivare e che, forse proprio per questo, si preannuncia come un miraggio di positività;
2) La frase e il concetto che hai espresso è molto condivisibile, io credo sia il malessere che attanaglia questi nostri anni: una solitudine e un profondo senso di incomunicabilità, di incomprensione, la sensazione di essere sempre un'isola. E il nostro atteggiamento è ambivalente, siamo in mezzo agli altri e cerchiamo la solitudine, ci sentiamo soli e ci isoliamo sempre di più, vorremmo parlare ed essere capiti ma volutamente ci chiudiamo utilizzando codici incomprensibili, sempre in attesa di chi riesca a decifrare i nostri messaggi, di chi sia talmente sensibile da comprendere i nostri silenziosi segnali. Forse dovremmo essere più semplici, più primordiali, forse pensiamo troppo, ci poniamo troppe domande, non so.... Ma grazie per essere quì a dare a tutti noi la possibilità di riflettere. Ciao
Mentepatia senza fine Elisena!!!!
La mia risposta è nel nuovo post che ho appena messo.
Comunque la risposta a Idea non partiva da considerazioni personali, di questo sono sicuro.
E non o paura di un rapporto diverso, anzi.....
Strasmack!!! Ultrastrasmackkk!!! Arismackkkk!
hehhehehehhehe, basta che mi dai poi il tempo di appiccicarmi alle takkole al sugo!!!!
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