
Questa sera è proprio una brutta serata................
Sunshine, sunshine
Sunshine, sunshine
Oh, ohhh
Oh, ohhh
I was lost between the midnight and the dawning
In a place of no consequence or company
3:33 when the numbers fell off the clock face
Speed dialling with no signal at all
Go, shout it out, rise up
Oh, ohhh
Escape yourself, and gravity
Hear me, cease to speak that I may speak
Shush now
Oh, ohhh
Force quit and move to trash
I was right there at the top of the bottom
On the edge of the known universe where I wanted to be
I had driven to the scene of the accident
And I sat there waiting for me
Restart and reboot yourself
You’re free to go
Oh, ohhh
Shout for joy if you get the chance
Password, you, enter here, right now
Oh, ohhh
You know your name so punch it in
Hear me, cease to speak that I may speak
Shush now
Oh, ohhh
Then don’t move or say a thing
Frattini applaude il dittatore Gheddafi
Non solo il nostro ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha applaudito il dittatore Gheddafi il quale era talmente infuriato che se l’è presa con tutto il mondo, Onu in testa. Forse era così inferocito perché le autorità locali gli avevano impedito di piazzare la sua tenda. Quella tenda che noi italiani, abbiamo onorato, ingombrando Villa Pamphili. “Stranezza” della nostra, loro, politica estera viene applaudito Gheddafi e ci si alza e si lascia l’Assemblea quando parla Ahmadinejad. Due pesi e due misure nei confronti di due dittature. Il bello della giornata italiana arriva quando parla Berlusconi. Diversi capi di stato e di governo se ne sono già andati, a partire da Sarkozy. Ma lui è affascinato da Obama, se fosse una delle sue “amiche” se lo mangerebbe. Quasi un’adorazione. L’amico Bush è presto dimenticato. Il presidente Usa annuncia una svolta, manda in soffitta, perlomeno ci prova, la politica dell’esportare la democrazia con le armi. Propone cose che sono lontane mille e più miglia dalle politiche del governo italiano. Non fa niente. Berlusconi afferma: “ Ha detto quello che volevo dire io”. Come a lasciar intendere che quel discorso glielo aveva suggerito lui, tanto che niente aveva da aggiungere.
Il premier vero anti-italiano
E l’intervento di Berlusconi è stato il nulla. Ha fatto fare al nostro paese una ben magra figura. Lui è il vero anti-italiano, come oggi va di moda dire fra i cortigiani del premier. In fatto di “stranezze”, di veri e propri pasticci non è esente il Pd. I senatori l’hanno combinata grossa. Hanno approvato in Commissione Sanità, senza batter ciglio, la costituzione di una commissione di indagine sulla Ru486, la pillola abortiva. Non si capisce cosa si debba indagare, visto che è l’Agenzia per il farmaco, l’organismo ufficiale che decreta la messa in commercio dei prodotti farmaceutici, e che questa ha dato il suo benestare. Non solo, i commissari del Pd hanno aderito alla richiesta della maggioranza che sta facendo di tutto per contrastare l’uso della pillola, definita dal cardinale Bagnasco “una crepa nella civiltà”. La capogruppo Pd, Dorina Bianchi, teodem, che prese il posto di Ignazio Marino, contraria all’uso della pillola, accanita avversaria di papà Englaro, doveva essere la relatrice. Ma il pasticcio non finisce qui.
Gasparri beffa i senatori del Pd
I senatori Pd avevano votato a favore della proposta indecente perché il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, si era impegnato a far partire i lavori in tempi lunghi. Invece subito è stato invitato il ministro Maurizio Sacconi. Gasparri ci ha fregato, è stato il lamento della capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro che ha riunito i senatori. Alla fine la Bianchi si è dimessa da relatrice. Si è lamentato Luigi Lusi uno dei Rutelliani, ancora tesoriere della Margherita, per la convocazione dell’assemblea. Ha detto:” Ma che ci stiamo a fare? Qui siamo più bolscevichi dei siberiani. Vogliono fare il Pci? Ma che lo facciano”. Quante idiozie in poche parole. Se avesse conosciuto i veri bolscevichi chissà che avrebbe detto. Stranezze, pasticci, bugie: i cittadini sempre più lontani dalla politica così praticata. Ci vorrebbe una svolta, ma non siamo negli Usa che non è comunque il nostro paese ideale. Forse cerchiamo l’isola che non c’è. Però cercarla è bello, bello sarebbe lo facesse anche l’opposizione.
In Afghanistan non siamo in “missione di pace” ma in missione di “Peace Enforcing”, cioè IMPOSIZIONE della pace. Cioè GUERRA. Ma in televisione non ve lo dicono, all’Informazione vera preferiscono la commovente retorica nazional-militarista dell’eroe morto per la patria.
Andrea Nativi (analista militare, direttore della Rivista Italiana Difesa):
“È sempre stata una guerra, basta leggersi il mandato dell’ISAF. Solamente in Italia si continua con questa finzione politica iniziata con i precedenti governi e proseguita con questo, secondo la quale noi siamo a svolgere una missione di pace. Il gen. Bertolini, il nostro numero 1 in Afghanistan ha detto correttamente che si tratta di una missione di “Peace Enforcing” e cioé “imposizione della pace”, che è uno dei modi carini per chiamare la guerra”. ( fonte)
Generale Arpino: “Siamo in GUERRA. Smettiamola con la retorica”. (fonte)
Gino Strada (Emergency): “In Afghanistan è vera guerra. Dobbiamo ritirarci subito.” (fonte)
Lucio Caracciolo (esperto di geopolitica, direttore della rivista geopolitica Limes): “Sì, guerra: la parola che i nostri dirigenti politici e militari hanno sempre scansato. Mancando così al dovere di verità che la democrazia pretende da chi ne esercita le magistrature.” ( fonte )
- – - – - – - – -
Attenzione! Qui sotto ci sono foto di bambini afghani. Se ne sconsiglia vivamente la visione a chi crede che in Afghanistan non ci sia la guerra.
Le Foto sono di Maso Notarianni, Peacereporter
Delinquenti, farabutti, cattocomunisti, comunisti, D’Alema è uno stalinista, uno dei vecchi gufi che tifano per il male del paese. Sono queste la parole usate dal presidente del Consiglio nello “spottone” organizzato dalla Rai, dal suo direttore generale Mauro Masi e dal vicedirettore per “celebrare” le opere berlusconiane,il “miracolo” della costruzione di casette prefabbricate, le ville secondo il premier, dove parte di coloro che hanno perduto tutto andranno ad abitare.
Berlusconi, prima parte, ha provveduto con la faccia seriosa, con voce quasi rotta dall’emozione, ad autocelebrarsi. Ha raccontato che nessun al mondo ha mai fatto quello che lui sta facendo. Vengono da tutto il mondo a vedere le meraviglie, frigoriferi più belli del mondo, berlusconiane. Nelle ville, dizione berlusconiana, nei prefabbricati versione reale ci sono perfino i mobili, i fornelli a gas ultra moderni, i pavimenti antiscivolo. Pensate anche i letti con le lenzuola.