venerdì 8 maggio 2009

Il G8 all'Aquila

Ancora una volta il capo del Governo ci ha stupiti rovesciando di 180 gradi la situazione.
Il G8 non si fa più in Sardegna ma in Abruzzo.
Non che a me interessi molto di dove si faccia, e nemmeno del G8 me ne frega niente.
Però mi stuzzica il ruolo dell'Italia in questo meeting.
Innanzitutto sono felice perchè ancora una volta faremo una bellissima figura. Del resto abbiamo molti esempi a riguardo: l'intervento al parlamento europeo, l'incontro con il capo del governo tedesco, la foto con Obama.
Lo strillone di turno ancora una volta ci stupirà per il suo senso dello stato e dell'organizzazione..tutta milanese, prevedo posti riservati solo agli italiani in prima fila.
Il trasporto sarà organizzato con bus separati, ogni convoglio trasporterà rigorosamente persone appartenenti alla stessa razza. Un cordone di guardie Padane,prese in prestito dall'esercito della Lega Nord, controllerà il permesso di soggiorno ai capi di stato, non si sa mai, e poi sono le nuove leggi italiane ad imporlo.
Ma il meglio di sè, il nostro berlusca nazional-popolare lo darà organizzando personalmente il servizio catering. Egli deve dimostrare come gli italiani siano zelanti e puntuali nel servire le persone che contano.
Per tenere lontano i giornalisti una gigantografia con l'immagine sua che scimmiotta il famoso gesto delle pistole, foto che ci ha fatto fare progressi nella classifica generale sulla libertà di stampa.
Sono previsti intrattenimenti dove lui si esibirà raccontando barzellette, canterà al pianoforte con uno scenario da nave da crociera, bisogna pur ricordare quelli della Maddalena.
Dopo tutte queste fatiche, quando i grandi si riuniranno per parlare dei problemi del mondo, lui sarà impegnato in qualche festa di compleanno. Ma nessun problema, ci farà il riassunto alla trasmissione di porta a porta, già prevista tutta per lui, dove ci spiegherà come avrà fatto a convincere i capi di governo a sposare tutte le sue tesi.
Ci spiegherà anche perchè il meeting non si è fatto in Sardegna, alla Maddalena.
Troppi costi, troppe navi, troppe barche,e con il pericolo di dirottare proprio la nave di Obama
sulle coste libiche...con tutti quegli abbronzati a bordo!

5 commenti:

Francesca ha detto...

Bellissimo racconto. ironia e intelligenza. Bravo

anareis ha detto...

Estou fazendo uma campanha de doações para meu projeto da minibiblioteca comunitária e outras atividades para crianças e adolescentes na minha comunidade carente aqui no Rio de Janeiro,preciso da ajuda de todas as pessoas de bom coração,pode doar de 5,00 a 20,00. Doações no Banco do Brasil agencia 3082-1 conta 9.799-3 Que DEUS abençõe todos nos.Meu e-mail asilvareis10@gmail.com

logos nella nebbia ha detto...

Grazie Francesca per essere passata di qui.
A dire il vero è il mio primo racconto. L'ironia viene da sè quando si trattano certi argomenti.
Lorenzo

logos nella nebbia ha detto...

Anareis, i think i answered to you into my last post

Giuliano ha detto...

Ho visto con piacere che usi sia per l'immagine del logo che nel post precedente disegni di Moebius. E' il mio preferito. Penso sia stato uno dei migliori al mondo insieme Roger Dean a disegnare paesaggi e situazioni fantastiche.
Complimenti anche per il blog, molto interessanti gli argomenti che tratti. Sono daccordo con le tue idee.

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