Da parecchi anni i nostri ragazzi sono visti più come un problema da analizzare che non una parte della società attiva e pensante.
Le nuove generazioni oltre che essere una parte pensante dell'umanità sono anche il futuro di questa nostra società.
Erediteranno quello che noi abbiamo fatto ( di bello e di brutto) ma non avranno gli strumenti per continuare il nostro lavoro: questi strumenti li custodiamo noi gelosamente,perchè la scuola non insegna ad usare lo strumento pensiero.
Nello scorcio di tale prospettiva storiografica assumono un ruolo centrale i modi mediante i quali il punto di vista dei giovani sia finito per quasi essere sempre trascurato e/o trattato come elemento accessorio e marginale.
Si consideri, a titolo esemplificativo, come viene rappresentato il filosofo Herbert Marcuse ,quando rilascia la prima intervista a un settimanale d'Europa, l'italiano “Il Tempo”, pubblicata ivi nel n. 27 del 2 luglio 1968.
Riconosciuto, nonché definito, come “il filosofo della contestazione globale, il pensatore che ha suscitato l'entusiasmo dei giovani di tutti i Paesi”, la “conquista dei giovani” da parte del filosofo berlinese viene fatta passare attraverso il romantico atteggiamento del filosofo verso la vita, ossia “nel suo rimanere un adolescente oltre ogni traguardo anagrafico e nell'affermare il diritto di esserlo per ciascuno.
I mass-media,la cultura cosiddetta ufficiale, controllano gli strumenti e le idee dei giovani non permettendo loro una libera espressione ed un ruolo importante nella nostra società.
In Italia l'esempio è lampante, una società "vecchia",con vecchi schemi e vecchie idee(non ideologie, quelle sono sparite da tempo) eppure non si perde occasione per parlare del "problema dei giovani",arrivando puntualmente ad un nulla di fatto.
Servirebbe molto di più una persona illuminata che prenda coscienza in questi termini del problema lasciando veramente spazio(quello vitale non relegato in bui antri)ai ragazzi, che 100 psicologi che analizzano , in televisione, il solito e ritrito problema dei giovani.
Dopo il pensare serve il fare.
7 commenti:
Sono totalmente d'accordo con la tua brillante analisi, ma sono, come credo anche tu, molto scettico che esista o che venga fatta emergere una figura così capace, + di 100 psicologi, come dici tu.
Qualche nome ?
Grazie dei complimenti.
Innanzitutto permettimi anche qui di farti gli auguri per il tuo nuovo nato nipotino.
Si, sono molto scettico su questa cosa. Persone carismatiche nel mondo politico, con una visione moderna e globale della politica non ne vedo all'orizzonte.
Nonostante tutto il problema delle future generazioni incancrenisce, stavolta penso non solo in Italia.
Ho visto , nel commento precedente, che ti hanno fatto i complimenti per un nuovo nipotino, posso saperne di più?
Ma dai, pensava Bibì&Bibò che fossi tu il nonno o io ho la traveggole da senescenza ?
No Luigi,l'ho scritto ironicamente, ma la forma con cui è scritta potrebbe far pensare a quello! ehehheeh
Scherzavo anch'io !
Beh anche io scherzavo, siete due persone veramente simpatiche
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