giovedì 9 luglio 2009

Cometa

La malattia di vivere

Una falena piangeva disperata, e i suoi singhiozzi giunsero sino al cielo.

Falena?

Disse la Luna, cos’è che ti fa soffrire tanto?

Luna piango perché sono malata. Aiutami ti prego!

Rispose la Falena.

Malata? A me non sembri malata!

Luna guardami meglio, un buon dottore non si ferma mai all’apparenza.

La Luna per guardarla meglio scese dal cielo, e si avvicinò alla falena, illuminandola, e lo spettacolo che vide la lasciò senza parole. Un esserino esile e tremante avvolto nelle sue stesse lacere ali, e una profonda pietà la colse.

Capisco – poi disse – ed ora so anche il perché, tu non sei malata, sei solo fuori posto.

Fuori posto?

Si, non è qui che dovresti stare, tu non sei un falena, ma una farfalla.

Una farfalla???

Disse sorpresa la falena:

Ma io sono figlia di generazioni di falene, come posso essere una farfalla.

La Luna ci pensò un attimo su e poi disse:

Non importa quale sia il motivo, o come sia potuto accadere, ma tu sei una farfalla. La notte non è adatta alle tue ali delicate, al tuo nutrirti di luci e colori, tu soffri tanto perché questo non è il tuo luogo. Vivi la notte, ma dovresti vivere il giorno.

La farfalla che aveva sempre creduto d’essere una falena, divenne ancora più triste, dicendo:

Io non riesco a vivere così, presto morirò la sofferenza è troppa!

E la stella dall’alto del cielo disse:

Si è giorno, ora puoi vivere la tua vita farfalla, io torno nel mio cielo, la mia missione è compiuta.

Stella aspetta, posso strapparti una promessa?

Si cara dimmi.

Ci sono molte farfalle che credono ancora di essere falene, aiutale.

E la stella cometa se ne andò.

C.Parisi

Troppe volte ho cercato di essere quella stella cometa, ma non sono mai riuscito a rischiarare nemmeno un'ora della notte.

Lorenzo


9 commenti:

Miryam ha detto...

Bellissima e malinconica, profonda e struggente questa lirica...
Leggerla oggi ha per me un sapore particolare...
A volte non ci sentiamo ne falene e nè farfalle, ma solo dei granelli immersi in un cosmo, sbattuti dal vento senza poter sapere quale sarà poi, alla fine ,l'approdo...
E le stelle, talvolta, stanno a guardare...
Questo commento ovviamente è molto soggettivo...
Cmq bello il tuo post.
Ciao!

logos nella nebbia ha detto...

Nel racconto però si ammala ogni giorno che passa. Anche io sono per l'autodeterminazione, ma non per la cieca autodistruzione

Francy274 ha detto...

Peccato Lorenzo...avevo fatto un così bel commento...scherzoooooo :))
Però concordo con il Tuo ultimo commento, voler essere ad ogni costo autodeterminati a volte equivale a come essere troppo volubili, ci si può fare male in un caso e nell'altro. :)

logos nella nebbia ha detto...

Concordo Serenella.A volte non ci accorgiamo che ci sono persone che ci guardano, che vorrebbero avvicinarsi a noi, magari portare un pò di quella luce per farci vedere tutta la bellezza di noi.
Ci sono però altre persone che quella luce non la vogliono. Bisogna rispettare queste scelte.

Chiara ha detto...

Infatti lorenzo preferisco emergency. Aiuto concreto senza troppe lavaggi mentali

Federica ha detto...

il tuo blog sta diventando ogni giorno più bello, più profondo e con ospiti veramente di ottimo profilo.
Bravissimo

logos nella nebbia ha detto...

Allora a sto punto devo ringraziare tutti voi che avete postato commenti qui. Grazie soprattutto a voi che ricevo complimenti come quelli di Federica

Cleonice Parisi ha detto...

Postilla:

...ma io credo che al mondo NON ci siamo falene...:))))

Avevo mancato il NON...saluti.

logos nella nebbia ha detto...

La discussione qui è proseguita sulla rivendicazione della propria esistenza, cioè una sorta di " rivendico ciò che desidero essere e voglio rispetto per questo". Lo trovo giustissimo. Molte volte un "falso" buonismo può non rispettare i desideri di ognuno di noi, anche in buona fede.
Una amica mi ha fatto un esempio molto bello:
Una bambina fa danza, è bravina ma non eccezzionale e lei ne è consapevole. A lei piace danzare e basta, non vuole emergere, non ne sente l'esigenza e la capacità di diventare una stella. Ma per i genitori lei è il massimo, una vera star. Quindi la spingono ad mettersi in mostra a danzare nei teatri.
Come vada a finire non importa, quello che conta è che non si è rispettato il volere della bambina, il troppo amore dei genitori può anche rovinare una esistenza.

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