Radio Veronica è stata per me il mio primo punto di aggregazione per quello che sarebbe diventata la mia esperienza giovanile in politica.
Il primissimo approccio è stato quando avevo 15 anni, siamo nel 1974, io, Flavio e Spigutz volevamo essere partecipi di una "festa popolare" organizzata dai gruppi extraparlamentari di allora.
C'è da dire che noi tre eravamo già da un paio di anni un pò diversi dagli altri coetanei. Ci interessavamo di musica, arte, facendo anche lavori tipo disegni per le manifestazioni di allora (Spigutz era molto bravo a disegnare, memorabili erano i due vecchietti con occhialini tondi e zaino in spalla in giro per il mondo).
Eravamo insomma "alternativi", tanto che ci chiamavano THE PLASTICS.
Ora questi 3 plastics alla festa popolare con sapevano come entrare in scena, loro non ci conoscevano, ma noi conoscevamo loro, quindi sembravamo una tribù primitiva con il desiderio di parlare tramite segni.
Abbiamo appeso i nostri disegni come venivano, del tipo no alla guerra in Vietnam, no all'eroina e altri simboli comunicativi.
Flavio si era messo a suonare la chitarra, io a parlare come un cantastorie e spigutz a ridere dietro i cartelloni piegato in due.
Beh, non ci crederete, ma abbiamo attratto una folla discreta ad ascoltarci.
La temperatura salì quando un gruppo di ragazze si misero a ballare davanti a noi, suscitando un battimani quasi unanime.
Spigutz, vedendo che c'erano ragazze, smise subito di ridere, e si mise a ridisegnare altri cartelloni ed io a improvvisare storie, Flavio che aveva finito il suo ristretto repertorio aiutato da un folto gruppo di tamburi,flauti,e altre chitarre sembrava un extraterrestre.
Ci sentivamo al centro del mondo, accettati dalle persone che avevamo sempre sognato do appartenere, dagli hippies, ai famosi "cani sciolti", indiani metropolitani (agli arbori), LC, AO e che più ne ha ne metta.
Così ebbe inizio la mia avventura, durata 4 anni, in un mondo fatto di giovani che avevano cose da dire, voglia di fare insieme edi costruire un futuro migliore.
Dedicato a Flavio e Spigutz
Lorenzo
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